Ciao Alberto, maestro di vita e grande amico del Salvagente

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È scomparso improvvisamente il professor Alberto Ritieni, docente di Chimica degli alimenti alla Federico II di Napoli e vulcanico collaboratore del Salvagente. Con la sua rubrica Miti alimentari e con il suo prezioso lavoro di analisi ha aiutato noi e i nostri lettori ad essere sempre più informati. La sua ironia, la sua competenza, il suo sorriso saranno insostituibili. Ai suoi cari un abbraccio da parte di tutta la redazione

È scomparso prematuramente a 61 anni il nostro amico Alberto Ritieni. Docente di Chimica degli Alimenti alla Federico II di Napoli, Alberto da anni ha arricchito il Salvagente con i suoi contributi scientifici. Con la sua rubrica Miti Alimentari, sul sito e sul giornale, Alberto ci ha regalato con la sua inconfondibile ironia uno sguardo sempre originale sui temi della sicurezza alimentare e della tutela dei consumatori.

Ha aperto i suoi laboratori ai nostri test e ha messo sempre a disposizione la sua competenza e il suo sapere alla comunità dei nostri lettori. Rubriche, libri, videocorsi, interviste, Alberto non si è mai risparmiato e ha sempre saputo instillare in noi il dubbio e suscitare curiosità in ogni occasione professionale. Poi c’era e c’è l’amicizia, le lunghe chiacchierate intorno alle cose che ci circondano, il calcio, la passione per il suo Napoli e per la sua Napoli, la politica, le trasformazioni sociali in atto, i giovani studenti che ha sempre coinvolto con generosità e affetto prima ancora che per dovere accademico.

Alberto bussò alla porta del Salvagente più di dieci anni fa e lo fece con stile e umiltà che sempre lo hanno contraddistinto: lui grande esperto di micotossine voleva offrirci i risultati delle sue ricerche e contribuire a far crescere la consapevolezza di un problema che minacciava le tavole degli italiani. Tra lui e il Salvagente è stato subito amore a prima vista: in questi anni la strada percorsa insieme è stata lunga e purtroppo il cammino si è bruscamente interrotto quando il tragitto da fare non era ancora finito. Ci mancheranno le sue metafore, i suoi riferimenti letterari, la sua capacità di spiegare le cose in modo “alto” ma mai saccente. E ci mancherà la sua maestria nel saper cogliere, nelle insidie della vita, quel dettaglio che sapeva illuminare la scena.

Oggi ci sarà una breve funzione alle 12 nella cappella del Policlinico Federico II di Napoli e poi alle 17 il funerale a Nusco (Avellino).

A Michela sua moglie e ai suoi due figli e a tutti i suoi cari un abbraccio forte da parte di tutta la redazione del Salvagente. Ciao Alberto!

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