Quali sono le proprietà nutrizionali dei cetrioli

cetrioli

I cetrioli sono una delle verdure meno caloriche in assoluto e sono ricchi di proprietà benefiche per il nostro organismo: vediamo dunque quali sono le sostanze contenute al loro interno e in che tipo di preparazioni possono essere usati.

Disponibili tutto l’anno (anche se in realtà la sua stagione culmine è il mese di giugno) i cetrioli sono senza ombra di dubbio alcuni fra i prodotti dell’orto più consigliati per chi sta seguendo una dieta ipocalorica e per chi è alla ricerca in generale di un vegetale con poche calorie ma con grandi benefici a livello nutrizionale.

Ecco quali sono le loro caratteristiche da un punto di vista scientifico e quali possono essere i loro numerosi utilizzi, in cucina ma non solo.

Che cosa sono i cetrioli a livello botanico

Il nome tecnico fornito dagli scienziati è Cucumis sativus: si tratta di un ortaggio appartenente alla famiglia delle cucurbitacee e di fatto “imparentato” con prodotti come le zucche e le zucchine, il cocomero e l’anguria. A quanto pare, è una verdura che viene coltivata fin dall’alba dei tempi e potrebbe avere avuto origine nelle pianure settentrionali dell’India, ai piedi della catena dell’Himalaya.

In commercio ne esistono essenzialmente due categorie: i classici cetrioli lunghi da tagliare e da inserire, per esempio, nelle insalate, e i cetriolini più piccoli, tendenzialmente da consumare sottaceto. Al di là delle metodologie di conservazione scelte, entrambe queste varianti presentano caratteristiche organolettiche molto simili.

Le caratteristiche nutrizionali di questa verdura

Ecco più nel dettaglio tutte le proprietà dell’ortaggio corrispondenti a circa 100 g di prodotto:

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  • 0,65 grammi di proteine
  • 0,11 grammi di lipidi
  • 3,63 grammi di carboidrati
  • 0,5 grammi di fibre
  • 2,8 milligrammi di Vitamina C
  • 174 milligrammi di potassio
  • 24 milligrammi di fosforo
  • 16 milligrammi di calcio
  • 13 milligrammi di magnesio

Per quanto riguarda le calorie, invece, l’apporto è decisamente ridotto: consumando un etto di prodotto si introducono nell’organismo soltanto 12 kcal.

Proprio alla luce delle sue proprietà è importante sottolineare quanto questo tipo di alimento si possa rivelare utile per un’alimentazione sana ed equilibrata, soprattutto per chi contestualmente all’eventuale perdita di peso è alla ricerca di una preziosa fonte di vitamine e sali minerali.

Le proprietà benefiche e i suoi valori nutrizionali

I nutrienti inclusi in questo tipo di alimento garantiscono svariati tipi di proprietà antiossidanti, antiinvecchiamento, anti-iperglicemia e antitumorali; è stato inoltre dimostrato che il loro consumo ha un effetto drenante, dissetante e favorisce l’idratazione, contribuendo così ad eliminare tutti i liquidi in eccesso presenti nel nostro corpo.

I motivi sono evidenti: uno dei principali elementi costitutivi di questa verdura è proprio l’acqua, che lo compone per oltre il 95%. Tra le numerose sostanze contenute al suo interno troviamo inoltre il beta-carotene, il beta-criptoxantina e la luteina/zeaxantina. Al suo interno sono inoltre incluse importanti fibre alimentari e enzimi in grado di favorire la digestione.

A quanto detto fino a questo punto si aggiunge anche il fatto che il vegetale è in grado di migliorare i livelli di zucchero nel sangue, promuove la regolarità intestinale e contribuendo al nostro generare senso di sazietà.

Non da ultimo può essere anche un importante alleato per la nostra pelle: il suo consumo aiuta anche ad idratare la cute, e può dunque combattere acne, impurità e punti neri.

Esistono controindicazioni?

Considerate le sue proprietà, in linea generale questo tipo di verdura non presenta particolari “pericoli” rispetto ad altri alimenti. Tuttavia, visto il suo alto potenziale diuretico, sarebbe meglio non consumarlo insieme ad altri farmaci che favoriscono la diuresi. Sconsigliato, inoltre, l’utilizzo concomitante con gli anticoagulanti. Non è inoltre da escludere la possibilità di essere allergici ad esso.

Come sempre in questi casi è necessario prima di tutto rivolgersi al proprio medico di fiducia che valuterà il proprio stato di salute generale, consigliando o sconsigliando il suo consumo a seconda delle situazioni. Se per esempio si dovessero presentare delle manifestazioni allergiche l’esperto potrà valutare l’effetto del consumo di cetrioli sul paziente attraverso il classico patch test, o test dei cerotti.

Più raro, per il resto, è il caso dell’ingerimento di un particolare tipo di tossine che potrebbero essere contenute all’interno del vegetale, le cucurbitacine (che gli conferiscono un sapore amaro). Se il paziente dovesse soffrire di nausea, vomito o diarrea subito dopo aver mangiato questa verdura sarebbe quindi meglio affidarsi alle cure esperte del proprio medico di fiducia o, nei casi più gravi, del Pronto Soccorso.

Come preparare la verdura nel modo giusto

Gli esperti nutrizionisti consigliano di consumare questo prodotto crudo, approfittando della bella stagione. Mangiato senza essere cotto, infatti, il prodotto preserva non soltanto tutte le sue proprietà organolettiche ma anche il suo prezioso apporto di vitamine e di sali minerali (e ovviamente anche l’acqua).

Contrariamente ad altri ortaggi in questo caso il cetriolo può essere consumato anche con la buccia, che a sua volta è ricco di elementi importanti: al suo interno si possono trovare infatti quantità rilevanti di magnesio, potassio e silicio.

Mangiati crudi questi ortaggi possono essere utilizzati in diversi piatti anche molto gustosi. Se si predilige godersi tutto il loro sapore al naturale la cosa migliore da fare sarà semplicemente lavarli sotto acqua corrente, tagliarli a fettine e condirli con un po’ di olio e sale e pepe a piacimento. In alternativa le fettine di cetriolo potranno diventare un complemento per grandi insalate a base di numerose verdure di stagione, frutta secca e semi. Perché no, questo alimento può anche essere triturato in un mixer insieme ad altri ortaggi per dare vita a centrifugati sani e soprattutto velocissimi da preparare.

Come si coltiva l’ortaggio

Chi possiede il pollice verde e vorrebbe provare ad inserire questo prodotto fra quelli del suo orto deve essere prima di tutto consapevole che non si tratta di un vegetale semplice da far crescere. Il cetriolo ha infatti bisogno di una particolare cura e attenzione, visto che teme molto le temperature rigide e dev’essere, di conseguenza, coltivato nella stagione calda che va da aprile a giugno, possibilmente in un terreno costantemente umido.

Le opzioni sono due: si potrà procedere alla semina in autonomia o in alternativa scegliere delle piantine già pronte che bisognerà trapiantare e che sono solitamente facili da reperire in qualunque vivaio.

Una volta piantate bisognerà occuparsi di irrigare le piantine molto spesso, lasciando il terreno sempre umido ma evitando ristagni di acqua. Quando il cetriolo sarà finalmente cresciuto si potrà procedere alla raccolta a partire dall’inizio dell’estate, proseguendo per circa tre mesi.

Le proprietà cosmetiche

Una delle immagini più iconiche che tendiamo ad associare a questo ortaggio è quella di una ragazza stesa su un lettino con l’asciugamano che le copre i capelli, una maschera facciale e due fettine di cetriolo sugli occhi. In effetti, questi ortaggi hanno anche delle applicazioni di rilievo nel mondo del beauty.

La tradizione vuole che questo vegetale possa essere considerato come un vero e proprio “rimedio della nonna” per ridurre il gonfiore agli occhi, lenire le irritazioni della pelle, rinfrescare la cute e schiarire le macchie cutanee. Oltre all’applicazione più “naturale” dell’ortaggio, esistono anche altre modalità ampiamente sfruttate dall’industria cosmetica.

Il cetriolo è infatti un elemento di base di alcuni estratti in commercio perfetti per pelli grasse e impure grazie alle sue caratteristiche purificanti. Esistono poi estratti oleosi a base del vegetale con proprietà rinfrescanti e astringenti, oltre a quelle antiossidanti (molto utili per combattere i segni del tempo che passa).

Gli estratti di cetriolo sono dunque fondamentali nella formulazione di prodotti anti-età, di creme emollienti, di lozioni idratanti ma anche di creme viso sviluppate in modo specifico per le pelli sensibili.

Tra le altre cose vale la pena anche raccontare una piccola curiosità a proposito: i benefici per la pelle e gli utilizzi cosmetici di questo prodotto non sono certo una novità. Risulta infatti che già nel 1500 il medico italiano Pietro Mattioli lo consigliasse alle sue pazienti per rendere la loro pelle più bella e luminosa.

Una ricetta classica: la salsa tzatziki

Se è certo che l’ortaggio è ottimo servito anche in maniera molto semplice, come qui sopra indicato, va anche detto che inserito in alcune specifiche preparazioni è diventato un ingrediente più che fondamentale. Un esempio classico è quello della deliziosa salsa tzatziki, uno dei fiori all’occhiello della cucina greca.

Si tratta di un condimento semplicissimo da preparare che come ingredienti include:

  • 1 yogurt greco bianco
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 cetriolo piccolo
  • succo di limone q.b.
  • sale q.b.
  • pepe q.b.

La preparazione richiede uno sforzo minimo: dopo aver tagliato in piccoli cubetti il cetriolo sarà necessario pelare e schiacciare l’aglio e aggiungere questi ingredienti all’interno di una ciotola insieme allo yogurt, mescolando bene per amalgamare il tutto. Terminata l’operazione si potrà andare a condire con succo di limone, sale e pepe secondo il proprio gusto.

La salsa, di norma, viene accompagnata da una pita greca leggermente abbrustolita su una padella oppure può diventare l’accompagnamento per piatti di carne o di pesce.