È arrivata la risposta del Consiglio di Stato al ricorso della società Ponte Pio del gruppo Fileni contro l’ordinanza della Regione Marche che lo scorso agosto aveva decretato la chiusura dell’allevamento di Monte Roberto. Intanto, una variante contestata dal comitato locale, potrebbe riaprire la partita
È arrivata la risposta definitiva del Consiglio di Stato al ricorso della società Ponte Pio del gruppo Fileni contro l’ordinanza della Regione Marche che lo scorso agosto aveva decretato la chiusura dell’allevamento di Monte Roberto.  Il Tar infatti aveva riconosciuto il carattere ‘nocivo’ degli allevamenti industriali che superano determinate dimensioni e per i quali è necessaria una variante urbanistica al piano regolatore. Per questo era stato vietato all’azienda di prolungare le attività oltre il 31 ottobre scorso. Anche se un controllo il 4 novembre 2022 aveva trovato una situazione ben diversa con ancora 400mila polli dentro.
L’esposto presentato dal comitato per la Vallesina
Il comitato per la Vallesina, che lotta contro l’invasività ambientale degli allevamenti in zona, ha accolto con un plauso la notizia è ha rilanciato presentando un esposto alla Procura della Repubblica nei confronti della variante urbanistica che il Comune di Monte Roberto ha approvato l’11 Gennaio e che permetterebbe, qualora approvata in via definitiva, di risolvere i problemi urbanistici che hanno portato all’annullamento della autorizzazione regionale dell’allevamento di Monte Roberto.
Una variante ritenuta “d’interesse pubblico”
Il Comitato per la Vallesina chiede alla Procura di verificare da una parte la legittimità della determina della Provincia di Ancona, che ha escluso la Vas, e dall’altra la regolarità del procedimento autorizzativo adottato dal Comune di Monte Roberto. In sostanza si contesta sia la motivazione del procedimento semplificato utilizzato per dare l’ok, sia il carattere di “interesse pubblico” rivendicato dalle autorità per concedere l’autorizzazione.
Secondo il comitato, “La variante, che prende in oggetto la esclusione del vincolo della zona di fascia naturalistica e la modifica delle norme attuative del Prg, sembra essere fatta ad hoc per legittimare la presenza dell’allevamento a Monte Roberto e quindi favorire l’interesse esclusivo di una azienda privata”.
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L’assemblea del comitato dell’Alta Valmarecchia
Intanto, lo scorso 11 febbraio è stato presentato il nuovo comitato della Alta Valmarecchia, nato per vigilare e contrastare il dilagare degli stabilimenti nella zona di Maiolo (Rimini). All’assemblea, molto partecipata, era presente anche Giulia Innocenzi, autrice dell’inchiesta sugli allevamenti biologici di Fileni andata in onda il 9 gennaio 2023.
Il servizio di Report
In quel servizio, Report ha mostrato immagini di presunti maltrattamenti dentro alcuni capannoni di polli e ha accusato Fileni di irregolarità rispetto a quando previsto dal regolamento bio. Dopo l’inchiesta, il vicepresidente dell’azienda, Massimo Fileni, si è autosospeso dal Cda di Assobio, che rappresenta le aziende italiane del settore.