“Lidl non garantisce il benessere dei polli”: la nuova inchiesta di Equalia

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credit Equalia

Continua la campagna di Equalia e di altre organizzazioni per il benessere animale per convincere Lidl ad aderire all’European Chicken Commitment: dopo le immagini girate in un allevamento italiano, questa volta è toccato all’Austria. Diverso paese ma stessa crudeltà 

L’ong austriaca  VGT pubblica un nuovo reportage investigativo su un allevamento di polli da carne che rifornisce i supermercati Lidl. Il filmato è stato girato in Austria, a sud-est della Stiria ed evidenzia i bassi standard di benessere animale cui sono costretti i polli. A questo link il video sottoposto ad alcuni vincoli per la crudeltà delle immagini.

Nell’ambito della campagna europea per l’adesione del supermercato allo European Chicken Commitment, la ong Equalia ha pubblicato anche altri investigazioni legati ai fornitori di Lidl in altri Paesi europei come Germania, Spagna e Italia. In seguito alla pubblicazione di questa investigazione in tre Paesi, emerge un modello di maltrattamento degli animali associato ai supermercati Lidl in tutta Europa. Le immagini mostrano il personale dell allevamento che lancia grossolanamente i pulcini e li prende a calci e pugni, a volte fino alla morte. Il Salvagente ha chiesto un commento a Lidl Italia che ha preferito non rispondere.

Equalia si rammarica che queste cattive pratiche siano comuni e siano dovute alle razze utilizzate dall’industria per commercializzare la carne che arriva ai consumatori. Le deformazioni subite dagli animali sono insite nella ricerca di una genetica che favorisca la crescita più rapida possibile.

Le immagini che fanno parte di questo ultimo reportage investigativo sono scioccanti e mostrano come i polli ancora vivi si agitino vigorosamente dopo essere stati schiacciati dalla ruota di un veicolo. Durante il carico per il trasporto al macello, il veicolo entra nel capannone e travolge diversi polli, alcuni dei quali sono ancora vivi dopo essere stati schiacciati.

L’investigazione mostra come alcuni polli non riescano ad alzarsi, dopo ripetuti tentativi, perché il loro corpo non è in grado di sostenere il proprio peso. Altri, deboli, rimangono a terra senza potersi muovere direttamente, il che impedisce loro di accedere a cibo e acqua. Si puó anche vedere diversi polli morti – in stato di decomposizione – insieme a polli che si recano in questi stessi spazi per mettere in atto comportamenti come il cannibalismo.

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Le immagini mostrano anche un contenitore con un gran numero di polli e larve in decomposizione che indicano che sono stati in questo stato per diversi giorni all’interno dell alllevamento.

Julia Elizalde, responsabile delle campagne di Equalia, ha dichiarato: “Dopo aver pubblicato quattro rapporti investigativi, abbiamo visto che queste cattive pratiche si ripetono in diversi Paesi dell’Ue. Lidl sostiene di essere un supermercato leader per il benessere degli animali, ma anche in Paesi come l’Austria, dove gli standard di benessere degli animali sono più elevati, gli standard sono piuttosto bassi, il che rappresenta un rischio per la sostenibilità e la sicurezza alimentare”.

Di fronte a questi problemi, le maggiori organizzazioni mondiali per il benessere degli animali insistono sulla necessità di attuare l’Impegno europeo per il pollo (Ecc), un accordo a cui hanno aderito più di 300 aziende alimentari in Europa e che prevede la sostituzione delle razze a crescita rapida (come quelle viste nel rapporto) con razze a crescita più lenta e naturale.