Come recuperare il certificato delle vaccinazioni effettuate

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Dal 2018 è possibile recuperare i certificati delle vaccinazioni effettuate, grazie all’istituzione, con decreto del ministero della Salute dell’Anagrafe nazionale vaccini

Accedere alle certificazioni vaccinali è una questione di primaria importanza: il fatto è divenuto di interesse nazionale specie in considerazione della pandemia da Covid-19, rispetto alla quale è stato necessario prendere misure d’implementazione della strategia vaccinale. In particolare, lo scopo dell’Anagrafe nazionale vaccini, sarebbe proprio quello di garantire la corretta valutazione delle coperture vaccinali. L’obiettivo di questo nuovo organo si snoda attraverso due azioni:

  • La prima è volta a permettere il monitoraggio dell’attuazione dei programmi vaccinali sul territorio nazionale;
  • La seconda è fornire, agli organi nazionali, informazioni comunitarie ed internazionali rispetto ai compiti correlati alla tutela della salute, anche mediante l’elaborazione di indicatori a fini comparativi. 

Cos’è l’Anagrafe nazionale vaccini

L’Anagrafe nazionale vaccini, come previsto dall’articolo 3 del decreto legge 14 gennaio 2021, viene alimentata quotidianamente da regioni e province autonome con i dati relativi alla somministrazione dei vaccini anti Covid-19. A partire dal 2017, come previsto dalla legge 7 giugno 2017 n°73, all’Anagrafe sono registrate le seguenti tipologie di dati:

  • I soggetti vaccinati;
  • I soggetti da sottoporre a vaccinazione;
  • I soggetti immunizzati;
  • I soggetti per i quali le vaccinazioni possono essere omesse, o differite, in considerazione di accertato pericolo per la salute;
  • Le dosi e i tempi di somministrazione delle vaccinazioni effettuate;
  • Gli eventuali effetti indesiderati.

Il decreto in questione specifica anche, in base a quanto stabilito dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (Pnpv) 2017-2019, il data set minimo di informazioni che le regioni devono trattare per la corretta implementazione dell’Anagrafe Nazionale vaccini. Una questione importante riguarda anche il fatto che l’Anagrafe Nazionale vaccini debba mettere a disposizione di regioni e provincie autonome anche i dati relativi a vaccinazioni effettuate in una regione/provincia diversa da quella di residenza, sia che si tratti di prestazioni occasionali, sia che sia avvenuto un vero e proprio cambio di residenza. In considerazione dell’attuale normativa vigente sulla privacy, è bene sapere che i dati possono essere diffusi solo in forma aggregata e anonima.

Decreto 17 Settembre 2018

Entrando nel dettaglio di quanto stabilito tramite il decreto legge 17 settembre 2018, il decreto si configura come una modifica dell’art. 1 della legge 31 luglio 2017, recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci”. In particolare, in considerazione del preventivo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale stilato e considerata, soprattutto, l’opportunità di tessere una rete puntuale di scambio di informazioni in materia di prevenzione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e le altre organizzazioni internazionali comunitarie, decreta:

  1. Che si istituisca l’Anagrafe con l’obiettivo di garantire, nell’ambito del monitoraggio dei programmi vaccinali sul territorio nazionale, la verifica delle coperture vaccinali in relazione al calendario vaccinale vigente, e l’elaborazione di indicatori a livello nazionale, regionale e aziendale, anche a fini comparativi.
  2. I dati contenuti nell’Anagrafe vaccini sono utilizzati dal ministero della Salute per lo svolgimento delle funzioni e dei compiti amministrativi concernenti la raccolta e lo scambio di informazioni con gli organismi comunitari ed internazionali e la redazione delle relazioni da presentarsi al Parlamento e le altre relazioni o rapporti di carattere nazionale.
  3. Al fine di assicurare l’aggiornamento delle anagrafi regionali vaccinali, l’Anagrafe nazionale vaccini mette a disposizione delle regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, a livello centrale, le informazioni relative alle vaccinazioni effettuate in una regione o in una provincia autonoma diversa da quella di residenza e la scheda dello stato vaccinale dell’assistito che si sia trasferito da una regione o provincia autonoma ad altra regione o provincia autonoma.
  4. Nell’Anagrafe nazionale vaccini sono registrati:
  • i soggetti vaccinati;
  • i soggetti da sottoporre a vaccinazione;
  • i soggetti immunizzati di cui all’art. 1, comma 2, del decreto-legge 7 giugno 2017 n. 73;
  • i soggetti per i quali le vaccinazioni possono essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute, ai sensi dell’art. 1, comma 3, del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73;
  • le dosi e i tempi di somministrazione delle vaccinazioni effettuate;
  • gli eventuali effetti indesiderati.

Il Piano nazionale prevenzione vaccinale

Il Pnpv offre gratuitamente vaccinazione per diverse patologie, molte delle quali gravi (e prevenibili). Ecco una descrizione sintetica delle patologie per cui è disponibile vaccinazione gratuita:

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  • Poliomelite: malattia causata da un virus che, dopo avere provocato un’infezione a livello intestinale, può localizzarsi nel sistema nervoso, causando la paralisi di uno o più arti e/o dei muscoli respiratori.
  • Difterite: malattia batterica grave (mortale nel 5-10% dei casi) trasmessa principalmente per via aerea, e dovuta all’azione di una tossina che può agire sul tessuto cardiaco, sui reni, sul fegato e sul sistema nervoso.
  • Pertosse: malattia batterica di cui sono caratteristici gli accessi di tosse convulsiva, cui segue un periodo di assenza di respiro (apnea) più o meno prolungato e vomito.
  • Tetano: grave malattia batterica causata da un bacillo che può penetrare attraverso ferite, producendo una tossina potentissima che agisce sulle terminazioni nervose, provocando spasmi muscolari incontenibili.
  • Epatite virale B: infezione del fegato causata da un virus a DNA appartenente al genere degli Orthohepadnavirus della famiglia degli Hepadnaviridae. È uno dei virus più infettivi al mondo.
  • Meningiti: malattie infettive che provocano un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi).
  • Infezioni da rotavirus: causata da un virus trasmesso principalmente per via oro-fecale, ma anche per via respiratoria, per contatto interpersonale e attraverso il contatto con superfici contaminate.
  • Parotite: malattia virale trasmessa per via aerea, che si manifesta solitamente con una caratteristica tumefazione delle ghiandole salivari.
  • Rosolia: malattia virale esantematica trasmessa per via aerea, che, in età infantile, ha generalmente un andamento benigno, anche se non sono rare le complicanze.
  • Varicella: malattia infettiva altamente contagiosa trasmessa per via aerea o contatto diretto con il contenuto delle vescicole disseminate sulla pelle; è provocata da un virus a DNA, il virus della Varicella zoster (VZV), appartenente alla famiglia degli Herpesvirus.
  • Herpes Zoster: patologia debilitante causata dallo stesso virus della Varicella Zoster, che resta latente a livello dei gangli dei nervi sensoriali e può riattivarsi, anche a distanza di molti anni dall’infezione primaria.
  • Infezione da papilloma virus umano: responsabile di un’ampia gamma di patologie dell’apparato genitale tra cui i condilomi, le lesioni cervicali e le neoplasie anogenitali, in particolare il tumore del collo dell’utero.
  • Influenza: malattia provocata da virus del genere Orthomixovirus, che infettano le vie aeree (naso, gola, polmoni).

In che modo recuperare le certificazioni vaccinali effettuate

Per poter recuperare il certificato delle vaccinazioni effettuate è sufficiente scaricare l’elenco delle vaccinazioni dal fascicolo sanitario elettronico. Il fascicolo sanitario elettronico (Fse) è lo strumento tramite cui il cittadino può consultare e tracciare la storia della propria vita sanitaria, condividendola con i professionisti sanitari. Contiene quindi la storia clinica del paziente, tra cui alcuni dati e documenti obbligatori per legge. Questi fanno parte di un cosiddetto “nucleo minimo”; altri, invece, sono documenti di tipo integrativo e facoltativo, la cui presenza dipende dalle scelte compiute dalle istituzioni regionali. Ma che tipo di dati obbligatori sono contenuti nel Fse?

Sono presenti:

  • Dati identificativi e amministrativi dell’assistito;
  • Referti;
  • Verbali di pronto soccorso;
  • Lettere di dimissione;
  • Profilo sanitario sintetico;
  • Dossier farmaceutico;
  • Consenso o diniego alla donazione di organi e tessuti;
  • Vaccinazioni.

I dati e i documenti di tipo integrativo, e quindi facoltativi, sono invece prescrizioni,prenotazioni, bilanci di salute, assistenza domiciliare, piani diagnostico-terapeutici, assistenza residenziale e semi-residenziale, erogazione di farmaci, prestazioni di emergenza ecc.

Una sezione particolarmente importante del Fse è il cosiddetto Profilo Sanitario Sintetico (Pss), anche detto “Patient Summary”, considerabile a tutti gli effetti come la “carta d’identità sanitaria” dell’assistito. Il documento viene redatto e aggiornato costantemente dal medico di medicina generale o dal pediatra, e garantisce una continuità assistenziale e una migliore qualità di cura (specie in situazioni di emergenza o mobilità). Questo documento contiene informazioni rilevanti per l’assistito, quali eventuali diagnosi, allergie, terapie farmacologiche per terapie croniche e indicazioni essenziali per la cura del paziente.

Un’altra modalità per poter accedere alla lista delle vaccinazioni effettuate consiste nel contattare i centri vaccinali del territorio e richiedere il certificato.

Come accedere al proprio fascicolo

Per poter accedere al proprio Fse è necessario utilizzare le credenziali e le modalità d’accesso stabilite dalla normativa, e previste dalla regione o provincia autonomia di assistenza (Spid, Cns, ecc.). Una volta effettuato l’accesso, sarà possibile consultare la documentazione in esso contenuta, e in qualunque momento modificare indicazioni in merito. In particolare, in primo luogo si dovrà accedere alla sezione “vaccinazioni” per ottenere l’elenco. Nel caso in cui si cercasse la lista vaccinazioni effettuate per i propri figli, si dovrà invece scegliere la categoria “servizi per i tuoi figli/vaccinazioni”, riconoscere il figlio tramite digitazione di Cf e Cns, autocertificare di esserne il rappresentante legale e ottenere l’elenco delle vaccinazioni del minorenne. Qualora ci si dovesse rendere conto che la lista manca di vaccinazioni obbligatorie, che tuttavia sono state somministrate, è necessario contattare il centro vaccinale di competenza.

Per accertarsi della validità dei documenti ottenuti, il sito dispone di un servizio “verifica documento” o di un QR code.

Anche il personale medico, previo consenso, può consultare dati e documenti presenti nel Fse, nel rispetto del segreto professionale (salvo casi specifici di emergenza sanitaria).