Bonus auto, corsa per assicurarsi gli ultimi incentivi disponibili

bonus auto

I nuovi bonus auto sono già prenotatili da qualche settimana. Tuttavia è giusto sapere che i tempi per l’immatricolazione sono aumentati (da 6 a 9 mesi) ma è sempre meglio affrettarsi per non perdere l’agevolazione

L’Italia, così come tanti altri paesi europei ed extraeuropei, è impegnata nel delicato processo di transizione ecologica, ovvero l’insieme di azioni volte alla sostenibilità della propria economia e che favoriscono il passaggio da un sistema basato sulle fonti energetiche inquinanti ad un nuovo modello virtuoso incentrato sulle fonti verdi e rinnovabili. È in tale ottica che sono stati pensati dal precedente governo Draghi diversi incentivi volti ad agevolare i cittadini in questo passaggio, fornendo loro delle agevolazioni per l’efficientamento energetico della propria abitazione o per il passaggio a mezzi di trasporto meno inquinanti. Tra questi, il bonus per agevolare l’utilizzo ai mezzi pubblici oppure quello per l’acquisto di auto elettriche. Esauriti i fondi messi a disposizione a maggio scorso per incentivare l’acquisto di auto con motori tradizionali a basso impatto e quelle 100% elettriche, il 2 novembre scorso sono partite le prenotazioni per il nuovo bonus destinato all’acquisto di auto e le moto elettriche.

Bonus auto 2022, che cosa prevede e come richiederlo

Con il decreto-legge n. 17/2022, il governo ha previsto un importante fondo di denaro per sostenere la riconversione ecologica dell’industria automobilistica. Si tratta, più nello specifico, di 700 milioni di euro a copertura del bonus auto per l’anno 2022 e di 1 miliardo per gli anni successivi, fino al 2030, da utilizzare per l’acquisto di auto non inquinanti fino a 60 g/km CO2.

La principale novità riguarda i cittadini con un reddito inferiore a 30mila euro, che per l’acquisto di auto elettriche e ibride plug-in, potranno beneficiare nel 2022 di un incremento del 50% dei contributi finora previsti sulla base delle risorse già stanziate. In base a quanto comunicato dal ministero dello Sviluppo economico, i contributi previsti fino al 2024 sono stati così rimodulati:

  • fino a un massimo di 7.500 euro di contributi con rottamazione (4.500 euro senza rottamazione) per l’acquisto di nuovi veicoli con emissioni comprese nella fascia 0-20 g/km CO2 e con prezzo di listino della casa automobilistica pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa;
  • fino a un massimo di 6.000 euro di contributi con rottamazione (3.000 euro senza rottamazione) per l’acquisto di nuovi veicoli con emissioni comprese nella fascia 21-60 g/km CO2 e con prezzo di listino della casa automobilistica pari o inferiore a 45.000 euro IVA esclusa.

Si ricorda inoltre che, diversamente da quanto era stato previsto dall’esecutivo in un primo momento, il tempo concesso per l’immatricolazione dal momento della prenotazione non è più di soli 180 giorni. La rivisitazione del bonus ha infatti portato con sé anche la possibilità per i cittadini di godere di tempi di immatricolazione più lunghi per tutti i mezzi acquistati con i contributi statali. Si passa, nello specifico, da 180 a 270 giorni, ciò da 6 a 9 mesi.

L’estensione del bonus auto 2022 anche alle società di autonoleggio

Oltre a quanto già detto, la rivisitazione del bonus auto 2022 posta in essere dal Mise ha portato anche importanti novità per quanto riguarda le persone giuridiche che svolgono attività di noleggio auto a fini commerciali, diverse dal car sharing. Si tratta, dunque, delle società di autonoleggio e noleggio. Queste possono, dal 2 novembre 2022, godere del bonus auto per l’acquisto di automobili elettriche o ibride effettuato entro il 31 dicembre 2022.

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Un trattamento dunque molto simile a quello riservato alle persone fisiche, anche se l’entità degli sconti per le aziende di autonoleggio è ridotta. Inoltre, le persone giuridiche che usufruiscono dell’agevolazione dovranno necessariamente mantenere la proprietà dei veicoli almeno per 12 mesi. In merito ai contributi statali, invece, questi vengono così ripartiti:

  • fino a un massimo di 2.500 euro di contributi con rottamazione (1.500 euro senza rottamazione) per l’acquisto di nuovi veicoli con emissioni comprese nella fascia 0-20 g/km CO2 e con prezzo di listino della casa automobilistica pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa;
  • fino a un massimo di 2.000 euro di contributi con rottamazione (1.000 euro senza rottamazione) per l’acquisto di nuovi veicoli con emissioni comprese nella fascia 21-60 g/km CO2 e con prezzo di listino della casa automobilistica pari o inferiore a 45.000 euro IVA esclusa.

Bonus per l’acquisto di motocicli e ciclomotori

Nel bonus auto 2022 sono stati fatti ricadere anche gli incentivi destinati all’acquisto di ciclomotori e motocicli che appartengono alle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7. Il contributo previsto in questo caso è pari:

  • al 30% per l’acquisto di un motociclo o ciclomotore elettrico fino ad un prezzo massimo di 3.000 euro;
  • al 40% su una cifra massima di 2.500 euro per l’acquisto di un motociclo o ciclomotore termico.

Bonus auto 2022, come richiederlo

Le modifiche adottate dal ministero dello Sviluppo economico sul bonus 2022 non comportano dei cambiamenti per quel che riguarda le modalità con le quali è possibile accedere alle agevolazioni. Per poter richiedere il bonus auto 2022 è dunque necessario collegarsi alla piattaforma ecobonus, ovvero il portale online dedicato agli incentivi auto 2022 gestito da Invitalia. Il sito di riferimento specifico è ecobonus.mise.gov.it, attraverso il quale i concessionari potranno bloccare i fondi relativi ai contratti di vendita di vetture elettriche o ibride sottoscritti dal 16 maggio 2022 in poi. Si tratta della data dalla quale è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto contenente la misura per gli sconti sull’acquisto di auto e moto elettriche e ibride. Accedendo al sito si può avere anche contezza dei fondi ancora disponibili in modo che chiunque possa capire se c’è o meno la possibilità di rientrare di parte della spesa.

Per poter usufruire del bonus è necessario dunque accedere alla piattaforma ecobonus. Su questo portale c’è una parte di libero accesso – consultabile da tutti – nella quale vengono indicate le informazioni relative alle categorie di veicoli e ai fondi disponibili per ognuna di esse. La parte riservata è invece di competenza esclusiva dei concessionari i quali potranno accedervi cliccando nella sezione “Rivenditori” del sito.

Una volta all’interno della sezione, i titolari dei concessionari devono:

  • cercare il proprio concessionario inserendo partita Iva e numero Rea;
  • inserire i propri dati anagrafici;
  • attivare il servizio a seguito della ricezione di una PEC;
  • accedere all’area riservata dopo l’avvenuta registrazione.

Una volta che i concessionari si sono registrati alla piattaforma di ecobonus, ed hanno dunque espresso la propria volontà di prendere parte all’iniziativa offrendo ai propri clienti gli sconti previsti per le auto e le moto elettriche, potranno prenotare i fondi per ognuno dei veicoli acquistati. In seguito a tale operazione si ottiene una ricevuta nella quale si attesta che la registrazione della prenotazione è avvenuta regolarmente.

Lo step successivo è quello che prevede l’immatricolazione dell’auto elettrica acquistata, pratica che, come detto, ha subito delle modifiche nei termini. Inizialmente, infatti, l’immatricolazione doveva essere necessariamente posta in essere entro 180 giorni, mentre ora è passata a 270 giorni. Entro questo nuovo arco temporale, il venditore deve comunicare la targa della vettura e inoltrare la relativa documentazione sempre sfruttando le opportunità offerte dalla piattaforma ecobonus.

L’ultimo passaggio del processo di richiesta dell’ecobonus è quello che prevede il risarcimento al rivenditore dello sconto attuato al cliente che ha acquistato un veicolo elettrico. A saldare il conto sono direttamente le aziende madri produttrici delle vetture, le ditte importatrici o quelle costruttrici delle auto e delle moto. Quest’ultime recupereranno le somme concesse al rivenditore attraverso lo strumento del credito d’imposta.

Il rifinanziamento del bonus auto 2022

Il bonus auto 2022 prevede che le agevolazioni possano essere sfruttate dai cittadini fino ad esaurimento delle scorte. Inizialmente la misura prevedeva fondi per un totale di 650 milioni di euro, sfruttabili per l’acquisto di veicoli non inquinanti sottoscritti dal 16 maggio 2022 al 31 dicembre dello stesso anno. Come è facile intuire, le risorse stanziate sono state esaurite molto rapidamente, con diversi concessionari e cittadini che hanno lamentato l’impossibilità di godere a pieno della misura. II monitoraggio sull’utilizzo dei fondi e sulla loro residualità è presente sempre sul sito dell’ecobonus: tale prospetto, già il 25 maggio scorso alle ore 10:10, ovvero solo 10 minuti dopo l’apertura delle richieste, presentava una residualità molto limitata dei fondi per i veicoli di categoria M1. È in tale ottica che il ministero dello Sviluppo economico ha deciso di aumentare i fondi a disposizione del bonus, fornendo 700 milioni di euro a copertura del bonus auto per l’anno 2022 e 1 miliardo per gli anni successivi, fino al 2030, da utilizzare per l’acquisto di auto non inquinanti fino a 60 g/km CO2.