Come ottenere la patente digitale sullo smartphone

patente

Che cosa si intende per patente di guida digitale e quali sono i suoi vantaggi. Cosa è necessario fare per ottenerla, da quando comincerà ad essere utilizzata e come funziona. La direttiva europea e le decisioni dell’Italia sul tema.

Nell’era fortemente tecnologica che viviamo sono sempre di più i servizi che solo fino a poco tempo fa richiedevano la presenza fisica ad essere stati digitalizzati. È in tale ottica che ha deciso di muoversi – su indicazione della Commissione europea – anche il governo italiano che, nel più ampio scenario della transizione digitale del Paese, ha deciso di accelerare i tempi per quel che riguarda la fruizione telematica dei documenti da parte dei cittadini. Ecco dunque che già nel 2023, così come anticipato dal sottosegretario all’innovazione del governo di Giorgia Meloni, Alessio Butti, potrebbe arivare la patente di guida digitale. L’intervento era già stato strutturato dal precedente governo Draghi e ora, con il nuovo esecutivo, ha trovato una spinta aggiuntiva. Stando a quanto rivelato, la patente digitale, così come altri importanti documenti come la tessera sanitaria e il certificato elettorale, verranno caricati nell’app IO. Il governo sta strutturando anche un sistema di sicurezza che consenta ai cittadini di sfruttare questa nuova modalità senza correre il rischio di incappare in problematiche dovute a furti d’identità o utilizzo improprio da parte di terzi del documento. Si cerca, dunque, un equilibrio tra facilità di utilizzo, digitalizzazione e sicurezza dei dati dei cittadini.

La patente digitale

Nell’ottica della sempre maggiore digitalizzazione e modernizzazione, la Commissione europea ha presentato una serie di proposte che hanno lo scopo di aggiornare le norme sulla patente di guida. Questa, come detto, diventerà digitale e sarà valida in tutti i Paesi membri dell’Ue. Si tratta dunque di un documento che potrà essere utilizzato per gli stessi motivi attuali, abilitazione alla guida e riconoscimento, ma che avrà il principale e innovativo vantaggio di non essere più solo in formato cartaceo. La patente, infatti, verrà memorizzata sull’app IO di ogni singolo guidatore che, dunque, non dovrà più avere la necessità di portare sempre con se il documento cartaceo che gli consente la guida. Oltre ad agevolare le procedure di controllo da parte delle autorità, con il cittadino che non verrà più multato in caso di dimenticanza della patente a casa, si potranno andare a ridurre gli attuali rischi di furto, smarrimento e deterioramento dei documenti fisici. Il meccanismo di funzionamento delle patente digitali sarà molto semplice e non diverso da quello ormai consolidato con cui si consulta il menù digitale al ristorante. Il cittadino, infatti, semplicemente accedendo alla propria app IO avrà a disposizione un Qr code che sarà collegato alla sua patente di guida. In caso di controllo da parte delle autorità, dunque, dovrà semplicemente mostrare questo codice agli agenti i quali, con una semplice scansione, potranno risalire al certificato di guida del guidatore. Tutto passa inevitabilmente attraverso l’utilizzo dello smartphone e dei device predisposti all’installazione dell’app IO.

I vantaggi della patente digitale

Con l’avvento della patente digitale saranno molti i benefici che potranno essere vantati sia dai cittadini che dagli organi predisposti al controllo. Vediamo, dunque, i principali vantaggi:

  • una più alta sicurezza dei dati del cittadino data dal fatto che si potrà accedere al documento di guida solo attraverso il sistema di autenticazione basato su Spid o Cie (Carta d’identità elettronica);
  • una più facile verifica da parte delle autorità competenti che, semplicemente inquadrando il Qr code sullo smartphone del guidatore, potranno avere informazioni in merito allo stato della patente e al profilo del titolare;
  • la patente digitale potrà essere aggiornata in tempo reale, con il titolare che potrà sempre controllare lo stato della stessa. In pochi clic potrà sapere, ad esempio, se il documento è scaduto, in corso di validità o in scadenza imminente, così come anche il numero di punti che si hanno ancora a disposizione;
  • la digitalizzazione permetterà una migliore comunicazione tra le motorizzazioni e i guidatori che, con una semplice notifica sullo smartphone, potranno essere informati di scadenze e pagamenti imminenti come quello sul bollo auto, delle sanzioni amministrative o dei rinnovi.

A che età si potrà prendere la patente digitale

Nelle proposte presentate dalla Commissione europea figura anche un possibile intervento sull’età in cui è possibile prendere la patente. Più nel dettaglio potrebbe essere previsto che in tutta l’Unione europea i ragazzi e le ragazze possano cominciare a guidare automobili e camion a 17 anni. L’intervento si muove nell’ottica di accrescere il senso di responsabilità nei più giovani e raggiungere la cosiddetta Visione zero, cioè l’obiettivo di non avere più morti a causa di incidenti stradali in Europa entro il 2050. Sul tema delle patenti ai 17enni va precisato che in Italia esiste già l’istituto della guida accompagnata per chi ha 17 anni, ma si tratta di uno strumento complesso e non molto utilizzato. Nello specifico è necessario che il guidatore minorenne sia già in possesso della patente A (che rende idonei a guidare tutti i tipi di motociclo), abbia seguito un corso di 10 ore di guida presso un’autoscuola e abbia ottenuto un permesso di guida su strada. Anche in questo caso, tuttavia, il 17enne potrà guidare solo se accompagnato da un adulto designato di almeno 25 anni. Una volta che il minore compie 18 anni, il permesso di guida ottenuto scade e deve richiedere un nuovo foglio rosa e sostenere l’esame dopo un mese e un giorno. La nuova direttiva europea sulle patenti digitali, invece, prevede che tutto possa essere anticipato a quando il ragazzo o la ragazza hanno 17 anni e senza la necessità che venga conseguito in anticipo il titolo di guida per tutti i tipi di motociclo. E ancora, il 17enne potrà fare gli esami di teoria e di pratica e guidare accompagnato da patentati da almeno 5 anni. Nel momento in cui diventerà maggiorenne, a 18 anni, potrà guidare da solo. L’intervento, oltre che ad una maggiore responsabilizzazione dei giovani, guarda anche al loro futuro lavorativo visto che già a 18 anni i ragazzi e le ragazze potrebbero essere impiegati come autisti professionisti, anche di camion. Con la direttiva per i neopatentati è previsto un periodo di valutazione di almeno due anni nei quali avranno tolleranza zero sulla guida in stato di ebbrezza.

Che fine farà la vecchia patente?

In base a quanto fin qui emerso sulla patente digitale che, si sottolinea, rappresenta un’esclusiva a livello mondiale, non è noto cosa succederà alle patenti cartacee. È tuttavia ipotizzabile pensare che, specie in un primo momento, verranno mantenute entrambe le modalità: sia quella cartacea che quella digitale. Questo vuol dire che ogni cittadino avrà la sua patente digitale e, a suo bisogno, potrà stamparla per avere una sua versione fisica.  In questa modalità mista, che negli obiettivi potrebbe avere solo carattere transitorio, si cerca di andare incontro alle esigenze di quei cittadini ancora poco avvezzi alla tecnologia e ai processi digitali. Per ottenere la patente digitale sarà necessario scaricare sul proprio smartphone l’app istituzionale IO e, in seguito, accedere con il proprio Spid o la Cie e generare la patente digitale seguendo le istruzioni fornite dalla piattaforma.

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Patente digitale, le tempistiche

Malgrado il governo italiano abbia annunciato che già nel 2023 sarà possibile ottenere la versione digitale della propria patente, va precisato che i tempi potrebbero anche slittare. Le proposte della Commissione europea, infatti, dovranno essere esaminate dal Parlamento europeo e in seguito dal Consiglio. L’intero iter legislativo dovrà seguire la procedura legislativa ordinaria, prestando particolare attenzione alla sicurezza e al collaudo delle patenti di guida mobili. Un ostacolo non trascurabile è quello che vede la creazione di un sistema comunitario che, dunque, dovrà interfacciarsi con tutti i sistemi nazionali. Dal momento in cui gli Stati membri Ue avranno avuto integrato i loro sistemi informatici nazionali, la Commissione propone che le patenti di guida digitali vengano rilasciate a partire da quattro anni dopo la data di adozione della direttiva.