Bonus trasporti: come chiederlo per i propri figli minorenni

BONUS TRASPORTI MINORENNI

Che cos’è il bonus trasporti per minorenni e cosa fare per richiederlo: le scadenze e i requisiti reddituali previsti per ottenere il contributo

Tra i sostegni varati per sostenere i cittadini alle prese con la crisi energetica e l’inflazione crescente, l’ex governo Draghi ha istituito il bonus trasporti per l’anno 2022 che può essere chiesto anche i figli minorenni.

Parliamo di un contributo per le spese di acquisto degli abbonamenti dei mezzi pubblici richiedibile, tra le varie categorie, anche da parte di studenti e studentesse che non hanno ancora raggiunto la maggiore età. La misura è stata introdotta dal primo decreto Aiuti e confermata nel secondo – recante lo stesso nome (dl 115/2022). Nel decreto Aiuti bis sono state nello specifico aumentate le risorse stanziate per la misura, portando il fondo dedicato da 79 milioni a 180 milioni di euro. Il bonus trasporti per i minorenni può essere riconosciuto fino ad un massimo di 60 euro per richiedente.

Cos’è il bonus trasporti per minorenni

Entrando più nello specifico, il bonus trasporti per minorenni 2022 è un contributo economico erogato dal ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) che può coprire anche il 100% delle spese sostenute ai fini dell’acquisto di abbonamenti per trasporti pubblici. Come detto in precedenza, però, la somma massima che si può ottenere per il bonus è pari a 60 euro. La cifra ricevuta può essere utilizzata solo ed esclusivamente per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico e ferroviario nazionale. Il 22 agosto 2022 i ministeri del Lavoro, dell’Economia e delle Infrastrutture hanno definito le modalità generali per la richiesta e l’erogazione del contributo, con le domande che possono essere inoltrate dagli aventi diritto dal 1° settembre 2022 al 31 dicembre 2022.

Chi ha diritto al bonus trasporti 2022 e quali sono i requisiti

I fondi stanziati a sostegno del bonus trasporti 2022 sono stati aumentati dal decreto Aiuti bis, con conseguente estensione della platea dei beneficiari. Per poterne fare richiesta è necessario che vengano rispettati alcuni requisiti. Più nello specifico:

  • il bonus può essere richiesto solo da una persona fisica con un reddito complessivo riferito all’anno 2021 non superiore a 35.000 euro;
  • le somme ricevute possono essere utilizzate solo per acquistare abbonamenti annuali o mensili relativi ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale o interregionale o anche per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Sono invece esclusi dal bonus i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino.

Il bonus può essere richiesto da pensionati e pensionate, lavoratori e lavoratrici, nonché da studentesse e studenti ancora minorenni. Sul punto, il decreto attuativo del bonus trasporti 2022 specifica che la soglia reddituale deve essere verificata in relazione al minore beneficiario del buono, a prescindere dal reddito del richiedente. Dunque, il limite di reddito di 35.000 euro dovrà sussistere con riferimento al minorenne, a prescindere dal reddito di chi compila la domanda – che potrà essere anche superiore a 35.000 euro. Ciò, ovviamente, comporta un ampliamento dei potenziali destinatari del contributo per l’acquisto di abbonamenti ai mezzi pubblici.

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Come richiedere il bonus trasporti per minorenni

Come anticipato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali il 28 luglio 2022, la piattaforma per l’inoltro delle istanze è attiva dal 1° settembre 2022. L’istanza per ottenere il voucher potrà essere presentata entro il 31 dicembre 2022 sul portale bonustrasporti.lavoro.gov.it. La richiesta dovrà essere effettuata dai genitori dei minori che, con apposita indicazione, dovranno dimostrare che la richiesta di bonus viene inoltrata per i ragazzi minorenni a proprio carico. Per richiedere il bonus trasporti per minorenni sarà necessario per il genitore o chi ne fa le veci collegarsi al suddetto portale ed effettuare l’accesso attraverso una delle due modalità previste:

  • tramite l’identità digitale SPID;
  • tramite CIE, ovvero Carta d’Identità Elettronica.

Una volta effettuato l’accesso al sito occorre procedere con la registrazione, indicando le seguenti informazioni:

  • nome, cognome, codice fiscale;
  • quando la richiesta è presentata per beneficiari minorenni, il richiedente, oltre al suo codice fiscale, deve anche attestare che il ragazzo o la ragazza sia fiscalmente a suo carico;
  • reddito complessivo di chi beneficia del voucher conseguito nel corso del 2021.

Al momento della presentazione dell’istanza deve essere anche specificato l’importo del buono richiesto a fronte della spesa prevista nonché il gestore del servizio di trasporto pubblico selezionato tra quelli presenti nel circuito del bonus trasporti. In ogni caso, l’importo erogabile non potrà essere superiore a 60 euro per ciascun beneficiario, anche se minore fiscalmente a carico. Il bonus sarà erogabile fino ad esaurimento delle risorse a disposizione.

In caso di esito positivo della richiesta, il sistema genererà il voucher con i seguenti dati:

  • un codice identificativo univoco;
  • il codice fiscale del beneficiario o della beneficiaria;
  • l’importo e la data di emissione e di scadenza.

Bonus trasporti, come funziona

Una volta effettuata la richiesta del bonus trasporti per minorenni si riceve, come detto, un voucher che potrà essere utilizzato dal richiedente presso un solo gestore  dei servizi di trasporto pubblico. Caratteristica non trascurabile del voucher è che andrà speso entro il mese nel quale è stato emesso. È necessario presentarlo in biglietteria, con il gestore che attua lo sconto – totale o parziale a seconda dell’entità della spesa – e che avrà il compito di registrare l’utilizzo del buono per ottenere poi il rimborso dallo Stato.

L’acquisto dell’abbonamento scontato può essere fatto, di norma, solo presso una biglietteria fisica, anche se alcune aziende del trasporto pubblico hanno esteso alla possibilità dei viaggiatori di ricorrere a modalità telematiche. In Lombardia, ad esempio, Trenord ha attivato il canale on line per l’utilizzo del bonus. Stesso discorso vale anche per l’ATM a Milano che consente di ottenere lo sconto previsto dalla misura utilizzando diversi canali digitali: si potranno indicare i codici del proprio voucher attraverso la app, il sito web, l’home banking p il bancomat, per poi attivare lo sconto in uno dei totem dedicati presenti nelle stazioni. Tale pratica deve essere effettuata entro il giorno 28 del mese in cui si inseriscono i codici del voucher in via telematica. Simile il funzionamento messo in atto anche a Roma dove i viaggiatori Atac, per ottenere gli abbonamenti scontati, devono prima ottenere l’agevolazione on line sulla piattaforma MyAtac. Soltanto dopo sarà possibile procedere con l’acquisto/rinnovo dell’abbonamento scontato con il bonus trasporti. In Campania, invece, l’EAV ha predisposto dei moduli ad hoc per il bonus trasporti e le richieste di abbonamento scontato.

Si ricorda inoltre che l’abbonamento ottenuto ricorrendo al bonus trasporti, così come ogni altro abbonamento del trasporto pubblico, è nominativo, non cedibile e resterà fuori dal reddito imponibile del beneficiario, senza effetti dunque ai fini del calcolo dell’Isee. E ancora, l’accesso alla piattaforma consente di richiedere un bonus alla volta, motivo per il quale se il genitore  del minore intende richiedere due abbonamenti, uno per il figlio ed uno per se stesso, dovrà effettuare due distinte procedure. Nel caso di figli maggiorenni, invece, il bonus può essere richiesto direttamente dal beneficiario, mediante l’accesso autonomo al portale dedicato con l’inserimento delle proprie credenziali SPID o CIE.

Bonus trasporti, cifre e dati

Il bonus trasporti complessivamente considerato rappresenta senza dubbio un’importante misura a sostegno delle famiglie, soprattutto quando i mezzi di trasporto pubblico diventano essenziali per lo svolgimento delle attività quotidiane e il ricorso all’automobile diventa molto dispendioso per via del caro carburanti. La relazione tecnica del decreto di approvazione ha fornito alcuni dati e stime. Nella stessa si legge che “lo stanziamento di 79 milioni di euro […] consentirebbe di coprire circa il 16,45% della spesa complessiva per l’acquisto di abbonamenti nei 7 mesi dell’anno 2022”. Circa l’87% degli abbonamenti ha un costo medio di 37 euro, perciò il governo stima che “lo stanziamento di 78 milioni di euro possa consentire il rilascio di oltre 2 milioni di buoni”.

Oltre a fornire supporto economico ai cittadini, il bonus economico ha come obiettivo anche quello di incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico, con tutto ciò che ne consegue in termini di salvaguardia dell’ambiente. Nel Rapporto 2021 sulla mobilità degli italiani a cura di Isfort, Istituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti, è infatti emerso che gli italiani continuano a considerare la macchina come il mezzo di trasporto principale, mentre il quadro di prospettiva dei mezzi pubblici è stagnante. A crescere è solo il treno che, nel 2021, ha registrato un +3,4% nel numero di viaggiatori.