Scaduti i voucher emessi nei primi mesi della pandemia per i pacchetti turistici acquistati e non usufruiti, i tour operator hanno 14 giorni dalla ricezione della richiesta per rimborsare i consumatori. Ecco la lettera tipo messa a punto da Confconsumatori
Chi ha nelle mani un voucher emesso più di 30 mesi fa da un tour operator per un viaggio acquistato e non usufruito, può chiedere il rimborso dello stesso scrivendo all’organizzatore del viaggio a cui è stata pagata la somma e che ha emesso il voucher. Solitamente l’organizzatore è il tour operator, ma in virtù delle disposizioni legislative vigenti possono esserlo anche le agenzie di viaggi, comprese quelle online, che in genere si limitano a vendere. Qui, una lettera tipo messa a punto da Confconsumatori per richiedere le somme.
È opportuno verificare a quale soggetto rivolgere la richiesta, in quanto, appunto, molte volte il voucher è stato emesso proprio dall’agenzia, che si è limitata a vendere, e non dal tour operator che aveva organizzato il viaggio. In questi casi – spiega l’associazione – consigliamo di rivolgere la richiesta a entrambi. Invitiamo – continua – comunque a prestare la massima attenzione perché per i rimborsi dei biglietti aerei abbiamo assistito a uno “scarica barile” tra compagnie e agenzie venditrici dei biglietti: speriamo che per i pacchetti turistici non accada la stessa cosa.
L’associazione ricorda ai consumatori che il rimborso dovrà essere integrale, senza nessuna decurtazione a qualsiasi titolo, e dovrà avvenire entro 14 giorni dalla ricezione della richiesta.
“È giunto il momento dei rimborsi, che devono arrivare presto e nei termini previsti, soprattutto in questo periodo di crisi, affinché le famiglie possano magari destinare le somme a finalità non di svago ma a quelle cogenti esigenze di vita quotidiana sotto gli occhi di tutti – sostengono Mara Colla, Presidente nazionale di Confconsumatori e l’avvocato Carmelo Calì, Responsabile nazionale trasporti e turismo – In questo caso, con le proroghe, lo Stato ha perso perché non ha protetto, come avrebbe dovuto, i cittadini”. L’auspicio – concludono – è che gli operatori turistici, che fino a oggi hanno beneficiato delle varie proroghe, non frappongano ostacoli, né assumano atteggiamenti dilatori.