Il tutore volontario esercita la rappresentanza legale di un minorenne, ma come si diventa e qual è la procedura? Vediamolo insieme
Il tutore volontario è un privato cittadino che è disposto a rappresentare legalmente un minorenne di origini straniere, che è arrivato presso il nostro Paese senza un adulto. Ma come si diventa tutore volontario?
In questo articolo vogliamo spiegare in modo dettagliato chi è questa figura, che ruolo possiede e quali sono le procedure da attuare per diventarlo.
Chi è il tutore volontario?
Il tutore volontario è un privato cittadino che si mette a disposizione per rappresentare in modo legale un minorenne non accompagnato, ovvero un minore straniero venuto in Italia senza un genitore.
Per tutelare questa figura e stabilire le mansioni che gli competono, bisogna fare riferimento alla legge del 7 aprile 2017, n. 47 “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”, con una particolare attenzione anche alle modifiche e alle integrazioni che sono state attuate.
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Quali sono le mansioni svolte da un tutore volontario?
Il ruolo principale di un tutore volontario è quello di assumere la tutela di un minore straniero che non è accompagnato da un genitore, oppure più minori insieme. In ogni caso non si può superare il massimo di tre minori per volta. In particolare occorre stilare una lista dei compiti che gli sono attribuiti:
- Il tutore deve amministrare un eventuale patrimonio posseduto dalla persona minorenne;
- Deve essere garantito il benessere psicofisico del minore;
- Si deve assicurare l’accesso ai diritti per il minore senza discriminazioni;
- Vigilare con riferimento alle situazioni di protezione, accoglienza e sicurezza;
- Riuscire ad assicurare al minore i migliori percorsi di integrazione e di educazione.
Bisogna precisare però che il tutore volontario non è per forza l’affidatario, infatti i minori non accompagnati vengono collocati in delle strutture apposite per l’accoglienza, oppure in famiglie affidatarie.
Come si può diventare tutore volontario? Ecco le regole e la procedura
Il tutore volontario deve rispettare alcuni standard per candidarsi come tale. In particolare:
- Deve avere almeno 25 anni compiuti;
- Se il tutore volontario è straniero deve conoscere al meglio la lingua italiana e possedere un permesso di soggiorno se non è cittadino UE;
- Deve possedere i diritti politici e civili;
- Non deve avere in corso dei procedimenti penali o avere riportato condanne;
- Non devono sussistere le condizioni stabilite dall’articolo 350 del codice civile.
Se si possiedono tutti i requisiti allora ci si può candidare per diventare un tutore volontario. Bisogna però rispondere al bando per la formazione e la selezione dei tutori volontari. Si precisa che è necessario fare riferimento a quanto stabilito dalla propria Regione di appartenenza. In ogni caso dopo aver inviato il modulo è indispensabile seguire un corso di formazione così da essere abilitati come tutore volontario.
In seguito al corso di formazione, occorre rilasciare la propria disponibilità e si verrà inseriri in un elenco. Il tribunale per i minorenni poi nominerà il tutore ogni volta che si presenterà la necessità.