Quante volte dopo uno sforzo ci siamo detti: “Vedrai domani che sofferenza”? I dolori muscolari che seguono le nostre performance sportive, specie se improvvisate, possono essere mitigati con qualche piccolo intervento casalingo, anche senza farmaci.
Dopo uno sforzo fisico eccessivo o un allenamento cui non siamo abituati può capitare di sentire dolori muscolari diffusi nei punti che abbiamo sottoposto a sollecitazione. Questi dolori, dovuti a un sovraccarico funzionale, vengono chiamati Doms (Delayed onset muscle soreness – indolenzimenti muscolari a insorgenza ritardata) e aumentano nelle 48 ore successive allo sforzo per poi diminuire gradualmente nei 3 o 6 giorni (dipende dall’intensità e dalla durata dello sforzo) successivi.
Il potere del ghiaccio su dolori e infiammazioni
Sarebbe utile applicare subito del ghiaccio per ridurre il dolore e l’infiammazione, in alcuni casi anche massaggiare la parte dolente e, dopo aver riposato a lungo, fare dello stretching leggero. Ma attenzione: il dolore è causato da una serie di microlesioni che ci si è procurati “spingendo” su muscoli senza adeguata preparazione e dunque potrebbe essere il caso di assumere antinfiammatori, ma mentre i primi interventi possono essere decisi in autonomia, meglio se con tempestività, per i farmaci meglio il parere medico.
Spiega al Salvagente il professor Carlo Tranquilli, medico dello sport, docente universitario e medico Figc, la Federazione italiana gioco calcio: “La cura più importante, fondamentale per qualsiasi trauma muscolare, è: immobilizzare subito il muscolo, evitare che venga sovraccaricato, fermarsi immediatamente, mettere ad esempio l’arto inferiore in elevazione, esercitare una compressione, mettere del ghiaccio. Non aspettare di arrivare a casa o farlo il giorno dopo, altrimenti perde di efficacia. Le altre cure successive, per esempio massaggi o pomate, sono molto meno importanti di questa azione fondamentale che gli inglesi condensano nell’acronimo Rice, ovvero: riposo ghiaccio compressione elevazione. Questa è la cura più immediata e più efficace per qualsiasi trauma muscolare”
Spesso dopo gli eccessi dell’estate i muscoli maggiormente coinvolti sono quelli dei polpacci: appena sorgono i dolori, dunque, si può applicare per 15 minuti una borsa di ghiaccio, in sessioni alternate ravvicinate per ridurre anche il gonfiore, e tenere sollevate le gambe.
E gli accertamenti? Sempre il professor Tranquilli ci spiega: “È inutile fare subito un’ecografia: innanzitutto perché questa è una decisione che va lasciata al medico, il quale deve prima vedere il trauma subito, e poi perché fare un’ecografia troppo presto induce in errore in quanto bisogna aspettare almeno 24/48 ore per avere una visione più esatta dell’entità del trauma muscolare”.
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La contrattura merita riposo
Anche la contrattura è causata da un affaticamento muscolare ed è comune durante la notte successiva allo sforzo fisico. Si tratta di un fenomeno dovuto a uno squilibrio idro-elettrolitico. Gli elettroliti (sodio e potassio in primis) stimolano infatti la produzione di energia e, se manca, durante i periodi di riposo e dunque la ripresa ostacola il lavoro delle cellule del muscolo e ne causa la contrazione: il muscolo diviene ipertonico e perde di elasticità, i suoi movimenti sono limitati e fa male. Ci vogliono almeno 7 giorni di riposo per recuperare a pieno la mobilità, ma se si sottovaluta il problema la difficoltà potrebbe persistere oltre i 10 giorni e in tal caso occorre rivolgersi al medico e sottoporsi a cure fisioterapiche. Utile anche aiutarsi con l’alimentazione, assumendo nutrienti con proprietà antinfiammatorie: pesce, ricco di Omega 3, ortaggi e frutti rossi o arancioni, ricchi di vitamine, carne, latte e derivati per integrare minerali come zinco e selenio.
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