L’utilizzo della canapa come fibra tessile sostenibile

canapa

La canapa è un materiale altamente sostenibile che può essere impiegato in numerosi progetti. Ecco i vantaggi di questa fibra e in cosa può essere utilizzata

Non tutti sanno che la canapa è una delle principali risorse sostenibili, che offre e garantisce una moltitudine di utilizzi. In particolare la canapa è stata impiegata come eco-mattoni isolanti, come bioplastica, per l’utilizzo di semi e fiori per tisane, per le fibre tessili e cosmetici.

In particolare ci concentreremo proprio sull’impiego della canapa come fibra tessile sostenibile, utilizzata nel settore della moda per avere un minore impatto ambientale.

Andiamo dunque ad analizzare quali sono i vantaggi e i benefici di questa risorsa così importante.

L’importanza della canapa come fibra tessile sostenibile

La coltivazione della canapa presenta un impatto ambientale molto ridotto, oltre ad essere una fibra biodegradabile e dunque non tossica. Per la sua produzione richiede meno di un terzo dell’acqua richiesta per la produzione del cotone, riuscendo però a garantire il 220% in più di fibre. Ma non solo, infatti la pianta cresce in modo sano e prosperoso senza l’impiego di pesticidi molto dannosi, riuscendo anche a ripristinare la qualità del suolo.

Le fibre tessili della canapa e i tessuti che si ricavano da questa, sono molto resistenti e assorbono al meglio il calore proprio grazie alle cavità interne della fibra.

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Possiedono in particolare un’ingente capacità di dispersione del calore, permettendo ai tessuti di rimanere caldi nei mesi invernali e freschi nei mesi estivi. Tra gli altri benefici permettono la circolazione del sangue e sono dotati di un’ottima protezione UV rispetto agli altri materiali presenti in commercio.

Il futuro del tessile sostenibile è la canapa

Nel futuro dei prossimi venti ma anche trent’anni, le fibre tessili come quelle della seta, del cotone e della lana, lasceranno il posto alle fibre più sostenibili come quelle derivanti dalla canapa. Dunque le prime rappresenteranno un mercato di nicchia, esattamente come sta già accadendo con la lana.

La sola produzione di canapa non è in grado di coprire tutto il mercato, e dunque la parte non coperta dalle fibre tessili sostenibili, sarà affiancata in modo inevitabile dalle fibre sintetiche.

In particolare l’Italia in primo luogo, ma anche l’Europa, non sono ancora in grado di competere con i più grandi produttori di fibre sintetiche o naturali. Ma si può investire nella produzione della canapa. Occorre precisare però che iniziare la coltura della canapa non è così semplice, e poiché nel corso degli anni si sono persi i metodi di lavorazione e di raccolta.

La produzione della canapa è oggi un business fiorente in America, ma anche in Cina, in cui si sono affinati i metodi di lavorazione, produzione e raccolta. Nel nostro Paese il più grande ostacolo alla reintroduzione di questa fibra è l’assenza di innovazione tecnologica, che appunto rallenta tutto il settore.