I cibi “vietati” sulle tavole estive

tavole estive

D’estate si mangia più spesso fuori casa e con maggiore soddisfazione. Ma quanti di noi sanno quali alimenti e quali piatti delle tavole estive sono da sconsigliare con il caldo?

Per tanti di noi l’estate coincide semplicemente con una delle quattro stagioni che si susseguono nell’anno, ma la verità ci dice che corrisponde allo stato d’animo che ognuno può creare e far cessare quando vuole; l’estate è sinonimo di vita e di ripresa. Possiamo aggiungere che se tutti conosciamo molto bene cosa è più salutistico portare sulla tavola estiva ovvero frutta, verdure, cibi freschi e veloci, tanta acqua, si può spendere qualche parola anche per quei piatti che magari in estate si possono evitare di consumare frequentemente. Ritengo di concludere sulla falsa riga di Isaac Asimov che se la regola dell’evitare entrasse in conflitto con il volere essere solari e luminosi, allora vale la prima regola. In altre parole: siate estivi.

Scegliere i piatti è molto legato alla stagionalità, ma in estate o in inverno tutto è sempre permesso

FALSO Parlare di stagionalità significa tenere conto che le temperature estive sono un rischio e per essere al sicuro occorre adattare l’alimentazione al clima in cui siamo immersi per cui essere in vacanza al mare o in alta montagna non è equivalente. Ricordiamo che l’acqua è un vero e proprio alimento e che d’estate dobbiamo sempre reidratarci per compensare la sudorazione che fa perdere tanti utili sali minerali. La generazione più giovane e quella degli anziani stranamente per motivi diversi tendono a dimenticare di bere con la giusta regolarità e frequenza. Ragion per cui occorre evitare l’abuso di alcolici, cocktail etc. soprattutto se parliamo di superalcolici, perché l’alcol ci disidrata e tende a interferire con il riposo che, invece, le alte temperature quotidiane inducono. Un calice di vino bevuto in compagnia, alla giusta temperatura e con la giusta portata è sicuramente accettabile. In estate anche i piatti molto piccanti non sono di grande aiuto perché tendono a farci sudare e possono essere poco gradevoli se consumati in grande quantità. Lo stesso caffè freddo, stile “ice coffee”, o il caffè classico sono bevande che se abusate nel loro consumo inducono un aumento della diuresi che però d’estate può essere più difficile da contrastare considerando la già elevata sudorazione che viene provocata dal caldo estivo.

Digerisco di tutto, ma d’estate mi limito su qualche piatto specialmente se sono in vacanza

VERO I piatti troppo elaborati ovvero quelli ricchi di salse, di grassi superflui, di creme varie arricchiscono l’occhio grazie ai colori e l’olfatto per gli aromi che sono egregiamente trasportati dai grassi quando prendiamo un boccone. Tutti questi “accessori” dei piatti tendono però ad appesantire la nostra digestione. In assoluto i grassi rallentano la digestione, chiedono più tempo e questo significa estendere questo problema anche ai tanto comodi e gustosi insaccati o ai tanti formaggi di cui è ricca l’Italia. Un bel panino veloce con salame e formaggio può essere una soluzione estemporanea e di emergenza, ma non è la migliore scelta in assoluto. Introduciamo tante proteine, grassi spesso saturi, molto sale che è usato per conservare e anche inutili additivi seppure consentiti. In altre parole, induciamo un effetto “slow motion” a livello dello stomaco prima e dell’intestino poi che ci rende oziosi nel riprendere le attività tipiche della spiaggia. Nei villaggi turistici di solito i giochi organizzati si svolgono o di mattina o nel tardo pomeriggio altrimenti corse, rincorse e qualunque altra attività fisica sarebbe rifiutata, con grande dispiacere per gli animatori, perché occorre attendere che il nostro corpo possa più che recuperare le forze, diventare più interattivo ed efficiente.

Una carbonara sulla spiaggia con una frittura appena fatta e una bibita gasata gelata sono la mia scelta migliore per una giornata in spiaggia

FALSO La metafora che meglio si addice a questo menu è il film “La Tempesta Perfetta” con George Clooney: creare i presupposti per avere un grande problema mettendo insieme piccoli problemi. La pasta è un alimento positivo, purtroppo eventuali problemi provengono dagli amici che frequenta. Nella carbonara troviamo guanciale, uova e pecorino ovvero tutti ingredienti che rendono il piatto impegnativo per l’apparato digerente e questo non è sempre gradevole se siamo in piena estate e per giunta avvolti da una cappa di calore. In alternativa, pasta e pomodoro fresco oppure con delle verdure stagionali oppure condirla con del pesce appena pescato può offrire una alternativa mano “calorosa”. Ora però arrivano in tavola i fritti che sono da sempre considerati come un male mentre una frittura ben fatta è assolutamente accettabile. Resta il fatto che friggere significa anche usare dei grassi, spesso si frigge qualcosa che ci piace e che può non coincidere con qualcosa che fa bene. I fritti, che di solito vanno consumati appena fatti e quindi caldi, possono non essere la scelta migliore dal punto di vista salutistico perché se fatti male aggiungono una quota di grassi che rallenta la digestione. Innaffiamo tutto con una bibita gelata e iperzuccherata, poco accettabile in qualsiasi stagione, ma d’estate ancor di più perché fornisce un senso effimero di freschezza che poi si tramuta in extra-lavoro per gli zuccheri assorbiti in eccesso e che vanno metabolizzati con sviluppo di ulteriore calore metabolico.

Non mi preoccupo troppo della temperatura, quando il cibo è cotto non ci sono più problemi

FALSO La temperatura è uno dei fattori più critici per la conservazione degli alimenti che si conservano salandoli, congelandoli, affumicandoli, mettendoli sotto vuoto etc. anche se possiamo allungare la conservazione cuocendo le pietanze. Purtroppo, seppure cotti, la temperatura esterna agisce da acceleratore naturale e i microorganismi sopravvissuti alla cottura e ancora vitali riprendono a moltiplicarsi e a creare dei rischi non piccoli per la nostra sicurezza. Quindi ancora di più in estate occorre lavare bene le insalate, fare attenzione al frigorifero, controllare le date di conservazione, non tenere gli alimenti troppo a lungo non refrigerati. Aiutiamoci con borse frigo, mattonelle di ghiaccio ed evitiamo di trasportarli troppo a lungo in attesa di arrivare sulla agognata spiaggia o nella fresca radura fiorita. Questi suggerimenti ci devono indurre a evitare di trasportare e magari tenere al caldo delle salse elaborate, delle pietanze a base di uova fresche o di prodotti non cotti in generale e per concludere vale la pena di evitare il cibo spazzatura perché non sia rispettata la locuzione latina “nomen omen”.

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