Quanto si risparmia con i prodotti “refurbished”

Li chiamano rigenerati, ricondizionati o refurbished: sono i prodotti  venduti dopo essere stati controllati e rigenerati. Una sorta di usato garantito che comprende televisori, computer, smartphone… fa bene all’ambiente e alle nostre tasche. Come testimoniano i dati di Federconsumatori

Rigenerati, ricondizionati o refurbished: comunque vogliamo chiamare questi prodotti portati a seconda vita è bene capire perché potrebbero essere così importanti per le nostre tasche e per l’ambiente.

Si tratta, come molti sanno, dei prodotti hi-tech che tornano a nuova vita per essere rivenduti dopo essere stati revisionati e riparati.

Televisori, smartphone, tablet, frigoriferi, computer: con un po’ di manutenzione tutto può essere rigenerato e rimesso sul mercato, anche le centraline ed i ricambi per dispositivi elettronici.

Sempre più spesso sono gli stessi produttori a sottoporre tali dispositivi a rigorosi processi di rigenerazione, garantendo sulla qualità ed esplorando un nuovo mercato che sta prendendo sempre più piede anche nel nostro paese. Se da un lato, quindi, i produttori realizzano dispositivi inesorabilmente destinati all’obsolescenza programmata, dall’altro tentano di chiudere il ciclo rigenerando e rivendendo loro stessi prodotti che altrimenti diventerebbero rifiuti.

Dalla ricerca condotta dall’O.N.F – Osservatorio Nazionale Federconsumatori è emerso che, mediamente, acquistando un prodotto rigenerato si risparmia il 38% rispetto a quello nuovo.

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RIGENERATI REFURBISHED

Ad esempio, a parità di GB, acquistando uno smartphone ricondizionato si può risparmiare dal 35% al 58% rispetto ad uno nuovo. Nel caso dei computer portatili, il risparmio varia, invece, dal 9% al 59%; notevole anche il risparmio che si ottiene acquistando un tablet rigenerato (dal 28% al 45%), uno smartwatch (dal 22% al 37%), o una console per i videogiochi (dal 34% al 49%).

Risparmi notevoli, soprattutto in tempi difficili come quelli che stiamo attraversando, segnati da forti rincari e un numero sempre maggiore di rinunce.

Acquistando prodotti rigenerati non ci guadagna solo il portafogli: con la crescita di questo mercato saranno notevoli i benefici anche in termini di vite umane e di danni ambientali.

Basti pensare che, secondo recenti ricerche, l’impatto ambientale di uno smartphone nuovo è di 17,2 chili di CO2 l’anno; nel caso di un dispositivo rigenerato i valori diminuiscono notevolmente, fino ad arrivare a 8,2 chili.

Acquistando prodotti ricondizionati e, quindi, dando nuova vita ad oggetti hi-tech usati, è possibile limitare il fabbisogno di metalli critici e terre rare (fondamentali per la loro realizzazione), contribuendo a ridurre lo sfruttamento che dilaga nell’estrazione di tali materiali, divenuti vere e proprie risorse strategiche per la transizione ecologica, le cui implicazioni geopolitiche diventano di giorno in giorno più rilevanti, anche in relazione alla guerra in Ucraina.