Con la caccia allo zucchero nascosto esordisce Occhi aperti!, la videorubrica settimanale del Salvagente sul mondo del cibo industriale, un viaggio a puntate tra gli scaffali dei supermercati alla ricerca dei migliori acquisti ma anche delle trappole che si nascondono nelle confezioni. A condurci Chiara Manzi, nutrizionista, oscar per la salute 2018 e massima esperta in Europa di Nutrizione Culinaria
Nasce questa settimana Occhi aperti!, la videorubrica settimanale del Salvagente sul mondo degli alimenti industriali. Ogni settimana vi proporremo un viaggio tra gli scaffali dei supermercati alla ricerca dei migliori acquisti ma anche delle trappole che si nascondono dietro a confezioni a prima vista attraenti.
A condurci la dottoressa Chiara Manzi, nutrizionista, oscar per la salute 2018 e massima esperta in Europa di Nutrizione Culinaria. Da diversi anni è in prima linea nella lotta alla disinformazione sui temi legati alla nutrizione e alla sicurezza nutrizionale. La dottoressa Manzi, infatti, è presidente dell’Associazione no-profit per la Sicurezza Nutrizionale in Cucina.
Questa settimana partiamo dal dolce inganno dei prodotti senza zucchero. Partendo da un dato e da una… data. Il 2015, quando l’Oms ha rivisto le soglie di assunzione raccomandando una quantità inferiore al 10% della quantità totale di energia che assumiamo attraverso i cibi durante la giornata. L’organismo sanitario, però, si è spinto oltre e raccomanda un’ulteriore diminuzione dello zucchero a meno del 5% dell’energia totale giornaliera, ovvero circa 25 grammi, circa 6 cucchiaini da tè. La società statunitense di cardiologia stabilisce per i bambini da 2 a 18 anni di non superare la dose di zuccheri (liberi e aggiunti) di 25 grammi. Non a caso molti prodotti utilizzano in etichetta claim che dovrebbero convincerci a comprare il loro prodotto perché con meno zuccheri. Molto spesso, però, dietro al vestito cucito su un singolo vantaggio nutrizionale c’è un dolce “inganno”: un carico proprio di zuccheri che rischia di colmare in fretta quei 25 grammi indicati dall’Oms come apporto ottimale.