Salmonella, la procura francese indaga su Ferrero

ferrero

La procura di Parigi ha aperto un’indagine preliminare dopo la denuncia di Foodwatch: la magistratura ha il compito di verificare le responsabilità di Ferrero per i casi di infezione da salmonellosi legati al consumo di alcuni prodotti Kinder

La giustizia francese si occuperà dello scandalo alimentare che a marzo ha coinvolto Ferrero: alcuni lotti di snack (tra cui ovetti e shocko bons) furono ritirati dal mercato a causa di una accertata contaminazione da salmonella. Sotto accusa fini lo stabilimento ferrerò di Arlon, in Belgio, chiuso i primi di aprile. L’azienda ha affrontato il caso, almeno all’inizio, senza fare alcuna dichiarazione pubblica e senza – almeno apparentemente spiegare le ragioni dell’accaduto e scusarsi con i consumatori. Di fronte a tanto disinteresse, a maggio Foodwatch ha querelato la Ferrero (anche la Buitoni, ma per un’altra vicenda di contaminazione) sottolineando nell’esposto come ““in entrambi i casi sono state le autorità sanitarie a dover dare l’allarme di fronte a un preoccupante picco epidemico. Tuttavia, l’avviso dovrebbe provenire dai produttori. Foodwatch sta avviando, insieme alle famiglie delle vittime, rimedi penali contro Nestlé e Ferrero”.

La procura indaga su Ferrero

Diversi i reati contestati dalla procura francese a Ferrero: come scrive Le Figaro: “L’inchiesta è stata aperta sull’accusa di “inganno aggravato dal pericolo per la salute umana”, “attacchi involontari all’integrità fisica” e “messa in pericolo di vita altrui”.

Serie di denunce

Nell’esposto di Foodwatch – da ui è partita l’indagine della procura – sono raccolte anche molte denunce dei parenti delle vittime, per lo più bambini. Tutte criticano la mancanza di un intervento dell’azienda che si è limitata ad offrire un buono acquisto come unica risposta per rimborsare il prezzo dei cioccolatini. Le scuse pubbliche sono arrivate solo alla fine di maggio.

L’indagine della procura si francese si aggiunge a quella attualmente in corso da parte del sistema giudiziario belga dal momento che lo stabilimento coinvolto si trova in Belgio: è qui che la procura ha svolto le perquisizioni mercoledì scorso, 8 giugno.

 

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