Salmonella, il nemico che si può nascondere nei biberon

salmonella

Sebbene rare la infezioni da salmonella e cronobacter possono colpire i lattanti, soprattutto quelli sottopeso o con un sistema immunitario compromesso. Per questo occorre attenzione nella preparazione del biberon, seguendo questi consigli del Bfr tedesco

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, cronobacter e salmonella sono i più importanti agenti causali di infezioni neonatali che possono essere trasmesse attraverso il consumo di alimenti per lattanti. È per questo motivo che l’Istituto di valutazione del rischio tedesco ha aggiornato le linee guida per la preparazione delle pappe e dei biberon per neonati suggerendo di non preparazione gli alimenti con largo anticipo e di usare acqua riscaldata ad almeno 20 gradi.

Infezioni da cronobacter e salmonella

Sebbene rare, le infezioni da cronobacter e salmonella possono colpire i lattanti con un peso minore di 2,5 kg oppure con un sistema immunitario compromesso. Secondo il Bfr, il momento in cui è più frequente la proliferazione dei batteri, è quello successivo alla preparazione: è per questo che l’Istituto suggerisce che la pappa o il biberon pronto deve essere consumato al massimo nel giro di due ore. Inoltre, nella preparazione è da prediligere l’acqua bollita a temperature che vanno da circa 20 °C a 50 °C. Infine, gli esperti suggeriscono la massima attenzione nel sterilizzare tuti gli utensili che vengono usati nella preparazione dell’alimento. Tra l’altro con il ccronobacter non si scherza: può avere gravi conseguenze e portare perfino alla meningite.

Quando la salmonella è nel latte per l’infanzia

Tra l’altro non si può sottovalutare anche un altro aspetto, ovvero quando la contaminazione è già avvenuta nello stabilimento di produzione della formula. Un’eventualità non rara come dimostra l’ultimo maxi richiamo di latte artificiale Abbott che partito da Usa e Gran Bretagna, è arrivato fino dentro i nostri confini.