Dal tè verde ai frutti rossi, i 5 cibi anti tumore alla prostata raccomandati dagli andrologi

frutti rossi prostata

La Società italaiana di andrologia indica 5 alimenti che hanno proprietà antioassidanti utili a contrastare la tossicità e la progressione del tumore alla prostata. Importante, però, una giusta prescrizione del medico

 

Sono cinque i super cibi contro il tumore alla prostata, secondo la Società italaiana di andrologia (Sia), che in occasione del suo Congresso nazionale ha approfittato per dare alcuni consigli pratici riguardo l’alimentazione. Tè verde, pomodoro cotto, frutti rossi, uva e melograno, secondo Sia possono davvero fare la differenza nella prevenzione del tumore alla prostata, anche come supporto alla terapia, riducendone la tossicità e aiutando a bloccare la progressione della malattia.

Le sostanze antiossidanti

Secondo quanto dice la letteratura scientifica in merito, infatti, le evidenze più solide riguardano alcuni cibi che contengono sostanze ad azione antiossidante e antiproliferativa, come epigallocatechine, licopene, resveratrolo e di recente il pterostilbene, con un bilancio vantaggioso tra efficacia e sicurezza.

Il licopene

“Moltissime ricerche hanno evidenziato il potere preventivo di molti composti di origine naturale – spiega Davide Arcaniolo, membro della Commissione Scientifica della Sia – Quelli maggiormente studiati sono senz’altro le epigallocatechine e il licopene, sostanze ad azione antiossidante ed antinfiammatoria, contenute in grande quantità principalmente nel tè verde e nel pomodoro. In uno studio clinico su un gruppo di soggetti ad alto rischio di tumore alla prostata si è visto che chi assumeva regolarmente epigallocatechine derivate dal tè verde vedeva ridotto del 60% il rischio di ammalarsi rispetto a chi assumeva solo una sostanza placebo. Il rischio può ridursi fin dell’80% con un’assunzione di queste sostanze per due anni consecutivi”.

Il resvaratrolo

Anche il licopene, contenuto in grandi quantità nel pomodoro, rappresenta un altro principio attivo largamente studiato nelle strategie di prevenzione. In una metanalisi di 42 studi con l’osservazione di quasi 700mila partecipanti, riporta Ansa, “è stato dimostrato un effetto protettivo del licopene superiore alla maggior parte degli altri composti, fatta eccezione per il tè verde. Inoltre, nuovi studi hanno dimostrato la particolare efficacia del resveratrolo, contenuto soprattutto nell’uva, non solo come azione preventiva contro il tumore della prostata ma anche come supporto ai trattamenti anti-tumorali per l’altissimo potenziale antiossidante che agisce sia nello stato iniziale del cancro, attraverso fattori di blocco, sia nello stato più avanzato attraverso fattori di soppressione che ne frenano la progressione”.

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L’importanza della prescrizione per evitare gli effetti collaterali

Gli andrologi spiegano che all’interno di una dieta bilanciata, anche gli integratori possono avere un ruolo preventivo e protettivo nella popolazione maschile a rischio, se prescritti dall’andrologo che deve individuare il prodotto giusto e la dose corretta, per avere la massima efficacia e il minimo di effetti collaterali.

Il tumore alla prostata e le cause comuni

Il tumore alla prostata, “con 36mila nuovi casi all’anno, rappresenta il cancro più frequente della popolazione maschile in Italia – spiega Alessandro Palmieri, presidente SIA -. E’ fondamentale prendere coscienza di quelli che sono i principali fattori di rischio, come avere una storia familiare di tumore della prostata, l’età avanzata e gli stili di vita, come la dieta. E’ dimostrato che l’assunzione di eccessive quantità di alcool, grassi saturi, derivati del latte, possono avere un ruolo nella genesi di tale neoplasia, ma la ricerca ha sempre cercato di individuare farmaci o prodotti naturali in grado di prevenire l’insorgenza di tumore della prostata, se somministrati a individui a maggior rischio o a quei pazienti che presentavano già delle lesioni precancerose”.