L’Agenzia francese per la salute e la sicurezza alimentare, ambientale e sul lavoro (ANSES) chiede normative europee restrittive sui metalli presenti su vestiti e scarpe, che possono creare reazioni allergiche anche serie.
Eczemi e ustioni
Come racconta Que Choisir, che riporta la notizia, i dermatologi visitano regolarmente pazienti con con eczema o ustioni cutanee dopo aver indossato vestiti nuovi o aver cambiato scarpe. “Le normative europee possono limitare o vietare l’uso di 12 famiglie di sostanze chimiche nei tessuti e nella pelle, ma questo non è sufficiente” spiega il portale dei consumatori francesi. La presenza di due potenti allergeni cutanei, il cromo VI nella pelle e il nichel nelle parti metalliche, è quindi fortemente limitata, il che non impedisce alle allergie di durare. “La soglia prevista dalla normativa non basta a tutelare i consumatori allergici, conferma Anses, “va abbassata”.
Lo studio su mille sostanze
A seguito dello studio condotto sulle sostanze chimiche responsabili delle allergie cutanee e in collaborazione con la Svezia, Anses chiede la restrizione europea per oltre mille sostanze utilizzate nel processo di produzione di abbigliamento e scarpe, che probabilmente saranno presenti nel prodotto finito. Si tratta di molecole utilizzate volontariamente, come coloranti, o residui e impurità . Se questa proposta normativa sarà adottata a livello europeo, limiterà l’uso di sostanze allergizzanti che attualmente non sono soggette ad alcuna restrizione, vieterà tutti i coloranti “dispersi” dalle fibre tessili sintetiche, responsabili di molte allergie, e abbassare le soglie non sufficientemente protettive di nichel e cromo VI. “Speriamo che la sua adozione rafforzi la tutela dei consumatori. Al momento dell’acquisto di vestiti e scarpe non possono controllare nulla, in quanto produttori e distributori non sono obbligati a elencare le sostanze chimiche presenti negli articoli in vendita” conclude Que choisir.