Dei benefici di una dieta biologica si è scritto e riscritto e ci sono stati altrettanti studi che hanno dimostrato l’efficacia di mangiare alimenti da agricoltura biologica nella riduzione dell’incidenza di alcune malattie. Un nuovo studio pubblicato su Science Direct aggiunge un ulteriore tassello in quanto associa per la prima volta il cibo biologico a una significativa riduzione dei marcatori dello stress ossidativo, un fenomeno coinvolto in varie patologie croniche, in particolare alcuni tumori, malattie neurodegenerative o diabete. Per gli autori di questo lavoro, per i quali la ricerca ha limiti di valutazione che dovranno essere superati con ulteriori approfondimenti, questo effetto è molto probabilmente legato alla presenza di residui di pesticidi sintetici negli alimenti convenzionali.
Per raggiungere queste conclusioni, i ricercatori dell’Istituto per l’ambiente e la salute pubblica dell’Università tecnica di Cipro hanno arruolato 191 bambini di diverse scuole primarie della grande isola del Mediterraneo. I bambini del primo gruppo hanno mangiato esclusivamente biologico per quaranta giorni, prima di tornare alla dieta abituale, mentre un secondo gruppo ha alternato le due diete in ordine inverso.
Durante l’esperimento sono stati raccolti centinaia di campioni di urina. Gli autori hanno quindi effettuato una cosiddetta analisi metabolomica di questi campioni. La metabolomica è lo studio sistematico delle uniche impronte chimiche lasciate da specifici processi cellulari – nello specifico, lo studio dei loro profili metabolici a molecole piccole. Il metaboloma rappresenta l’insieme di tutti i metaboliti di un organismo biologico, che sono i prodotti finali della sua espressione genica. E così, mentre i dati dell’espressione genica dell’mRNA e delle analisi proteomiche non spiegano esaurientemente ciò che potrebbe succedere in una cellula, il profilo metabolico può fornire un’istantanea della fisiologia di quella cellula.
“Quello che osserviamo in entrambi i gruppi di bambini è che la dieta biologica è associata a una riduzione dei marcatori del danno ossidativo, fortemente correlata con un aumento dei marcatori di esposizione ai pesticidi” ha spiegato il professor Konstantinos Makris, specialista in salute ambientale e coordinatore di questo lavoro. Notiamo anche che questo effetto si rafforza durante il periodo in cui i bambini mangiano alimenti biologici, per diventare significativo dopo una quarantina di giorni.
Nonostante non ci siano dubbi sulla bontà dell’analisi, sono gli stessi ricercatori che suggeriscono un successivo approfondimento scrivendo: “Sono necessari studi futuri per determinare se questi risultati possono essere replicati in altre popolazioni”.
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