“Non si può più mettere la testa sotto la sabbia”. Saverio De Bonis riassume così la ragione che lo ha spinto a presentare una mozione, sottoscritta con lui da altri 27 senatori, per impegnare il Governo a irrigidire i controlli sui fanghi da depurazione, a limitare drasticamente il limite delle sostanze inquinanti e contaminanti presenti in essi e a porre mano quanto prima a una legge organica in materia, oltreché a vietarne temporaneamente l’uso alla luce dell’emergenza pandemica.
Un’emergenza finora sottovalutata
“È una vera emergenza che finora è stata sottovalutata” spiega il senatore del Gruppo misto – Maie, che ricorda come “nel 2018, dopo aver presentato emendamenti al famigerato articolo 41 del decreto Genova che innalzava il limite degli idrocarburi e di altre sostanze tossiche ammesse nei fanghi”, fu espulso dal Movimento Cinque Stelle. “Sono passati quattro anni e nel frattempo questo errore normativo ha fatto sì che numerosi e pericolosi contaminanti andassero a finire nei terreni italiani e nella catena alimentare – spiega De Bonis – Parlo non soltanto di metalli pesanti, su cui sembrano concentrarsi in modo miope le autorità italiane, ma anche di Pcb, diossine, furani ecc. Non solo: adesso viene anche fuori, in base a una nota informativa dell’Oms, che questi ammendanti potrebbero avere una correlazione con la diffusione del Covid”. Per il senatore, non è più ammissibile procrastinare, il Governo e il Parlamento devono agire presto, prima della fine della legislatura.
Cosa chiede l’emendamento
Ecco cosa chiede l’emendamento: “Va soppresso o seriamente emendato l’articolo 41 del decreto Genova, vanno fermati temporaneamente gli spandimenti in vista della possibile correlazione con la diffusione del virus, vanno rispettati i regolamenti europei e va approntata immediatamente una normativa organica che disciplini e limiti lo spargimento dei fanghi, soprattutto di quelli industriali, e dei cosiddetti gessi di defecazione nei nostri terreni. Bisogna farlo anche per non avallare tacitamente ecomafie e criminali vari che possono oggi permettersi di dire sogghignando, come emerge dalle intercettazioni, ‘chissà quel bambino che mangerà quella pannocchia di mais…'”.
La mozione è stata sottoscritta anche dai senatori Morra, De Falco, Abate, Granato, Corrado, Lonardo, Giannuzzi, Angrisani, Buccarella, Botto, Giarrusso, Lannutti, Trentacoste, Marilotti, La Mura, Moronese, Martelli, Nugnes, Fattori, Lezzi, Mininno, Ortis, Di Micco, Papatheu, Crucioli, De Petris, Ruotolo. Qui il testo completo della mozione
La petizione del Salvagente
Un decreto, un limite aumentato fino a 200 volte, 130mila firme e tre governi latitanti. Sullo scandalo dei fanghi tossici – sdoganati dal decreto-Genova del 2018, durante il primo governo Conte – Il Salvagente ha lanciato una petizione (firmala su Change.org) che è stata sottoscritta da oltre 130mila cittadini per chiedere – al governo Conte 1 e Conte 2 prima e all’attuale governo Draghi – di cancellare quello che tutti agli effetti è una bomba tossica sganciata per anni nei nostri terreni agricoli e che minaccia il made in Italy.
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