L’Antitrust punta il dito contro Volotea e Blue Panorama per modalità scorrete riguardo il rilascio di ristori e rimborsi per i voli cancellati a causa della pandemia da Covid.
Il procedimento contro Volotea
Riguardo Volotea, l’Autorità garante per le comunicazioni, spiega che lo già lo scorso aprile, aveva accertato che le informazioni complessive rese dalla compagnia in merito alle modalità di assistenza post-vendita e, soprattutto, le modalità per il rilascio di ristori e rimborsi spettanti in restituzione del prezzo del biglietto cancellato risultavano “gravemente scorrette ed omissive”. Non erano state infatti, segnalate adeguatamente alla clientela tutte le alternative di ristoro comunque spettanti in caso di soppressione dei servizi di trasporto. “Inoltre, il professionista non rappresentava chiaramente al consumatore la possibilità di scelta in merito alla modalità di rimborso per il biglietto del volo cancellato” scrive l’Antitrust. Infatti, in caso di cancellazione del volo, Volotea proponeva al consumatore, come prima forma di ristoro, il voucher, rinviando la possibilità di chiedere il rimborso monetario ad una successiva e specifica richiesta del consumatore.
Ostacoli frapposti tra il consumatore e il rimborso
“Sul punto, le modalità di assistenza post-vendita adottate da Volotea – scrive l’Agcm – risultavano aggressive, in quanto idonee ad attuare un indebito condizionamento delle scelte dei consumatori”, mediante la frapposizione di ostacoli. In particolare, i segnalanti hanno evidenziato che Volotea avrebbe cancellato voli fino al mese di settembre 2021, utilizzando la motivazione della pandemia, rilasciando il voucher in luogo del rimborso monetario e non dando seguito alle richieste di rimborso monetario presentate dai consumatori, ponendo ostacoli e difficoltà ad utilizzare i voucher emessi e a ottenerne il rimborso monetario, a distanza di più di un anno dal rilascio.
Il caso del rimborso fantasma
Nello specifico, come rappresentato e documentato da un consumatore che, nel mese di dicembre 2020 aveva ricevuto un voucher nel quale il vettore dichiarava espressamente che “in caso di mancato utilizzo alla scadenza potrà ottenere il rimborso”, alla richiesta di rimborso monetario del voucher presentata dal consumatore stesso nel mese di luglio 2021 il vettore risponde che il rimborso non è possibile perché il voucher è stato utilizzato parzialmente. Ma pur avendo ricevuto la mail di Volotea che conferma il riconoscimento del rimborso monetario del voucher, i segnalanti sostengono di non aver mai ricevuto l’accredito delle relative somme sulla carta di credito utilizzata per il pagamento del biglietto o sul conto corrente bancario indicato al momento del rimborso. Inoltre, per alcuni voucher per i quali è trascorso un anno dal rilascio dello stesso, il vettore avrebbe trasformato il relativo valore in “credito Volotea”, in quanto decorso il periodo di 12 mesi dal rilascio non riconoscerebbe ai consumatori il rimborso monetario dello stesso, né l’estensione del periodo di validità a 24 mesi. Volotea ha adesso un mese per rispondere alle accuse, e entro 4 mesi l’Agcm si pronuncerà a favore di una multa o no.
L’infrazione di Blue Panorama
Anche Blue Panorama è finita sotto la lente d’ingrandimento dell’Antitrust. Anche in questo caso si parte da un procedimento partito nel 2020, per accertare “l’esistenza di condotte – poste in essere successivamente al 3 giugno 2020 – consistenti nella diffusione di informazioni scorrette e omissive, rese in fase di cancellazione dei voli, in ordine alla motivazione adottata per giustificare tali cancellazioni nonché, in relazione al rimborso dei relativi biglietti e agli ostacoli posti in essere dal professionista nel riconoscimento del rimborso in denaro e nelle modalità di utilizzo del voucher”. Nonostante lo scorso febbraio l’Autorità avesse reso obbligatori gli impegni presentati da Blue Panorama per sanare le carenze informative e le condotte contestate, “tra il mese di agosto ed il mese di ottobre 2021, diversi consumatori hanno segnalato che, a distanza di mesi dalla richiesta di rimborso monetario del voucher presentata al vettore e nonostante il formale accoglimento della stessa, non sarebbe stato ancora effettuato l’accredito dell’importo”. Stesse tempistiche di Volotea per difendersi e per il pronunciamento dell’Agcm, che in quest’ultimo caso ha anche chiarito che il vettore rischia fino a 5 milioni di multa.
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