Roaming, il parlamento Ue chiede la fine delle tariffe aggiuntive per le chiamate tra paesi membri

La commissione Industria del Parlamento europeo ha votato a favore della proroga del regolamento “Roam like at Home”, che ha permesso di abolire le tariffe di roaming all’interno dell’Ue, per altri dieci anni. A riportare la notizia l’associazione dei consumatori, Aduc: “Il regolamento del 2017 scade il 30 giugno 2022. I deputati vogliono anche estendere gli obblighi per gli operatori, imponendo la stessa qualità e velocità delle connessioni mobili all’estero rispetto a quelle di cui usufruiscono in patria”.

Il Parlamento vuole vietare la pratica di passare dalla 4G alla 3G quando un utente si trova all’estero. I deputati, infine, propongono di porre fine alle tariffe aggiuntive per le chiamate intra-Ue – per esempio dall’Italia al Belgio – per le quali c’è un tetto di 19 cent il minuto. Il rapporto è stato approvato con 67 voti a favori, 7 astensioni e nessun contrario.

Nel 2017 l’Ue abolì i costi di roaming in caso di telefonate effettuate a un numero dello stesso paese, anche se effettuate da un altro paese europeo. Anche in quel caso, però, c’erano alcuni ostacoli a cui fare attenzione per non avere sorprese.