Spagna, grave moria di pesci e crostacei: gli scarichi dell’agricoltura industriale sono il principale indiziato

L’ha definita un “autentico dramma naturale”, la portavoce del governo spagnolo, Isabel Rodriguez. La moria di pesci e crostacei nel Mar Menor, laguna sulla costa sud-est della Spagna, infatti, sta mettendo in ginocchio il settore ittico della l’aerea. Come riporta AgriFoodToday, Isabel Rodriguez, la situazione è conseguenza di “molti anni di mancanza di interventi e permissività di azioni lesive dell’ambiente”.

Il fenomeno di anossia

Non sono ancora chiare le cause, su cui sono in corso approfondimenti, ma al momento, vista la somiglianza con episodi passati, il principale indiziato è la mole di scarichi tossici provocati dall’agricoltura intensiva, che avrebbero causato il fenomeno di anossia, mancanza di ossigeno nell’acqua, tale da uccidere diverse migliaia di pesci. L’eutrofizzazione del territorio, consistente appunto nel danneggiamento della fauna a causa dello scarico di sostanze usate in agricoltura che alterano l’equilibrio dell’ambiente.

Il precedente

Secondo gli ultimi dati forniti dalle autorità locali, riporta AgriFoodTooday, sono già state raccolte almeno 4,5 tonnellate di pesci e altri organismi morti, una cifra superiore rispetto a quella del 2019, quando si verificò un altro grave episodio simile. Intanto, il governo e le autorità locali, di colore politico diverso, si rimpallano la responsabilità dal punto di vista amministrativo e normativo della situazione.