Le autorità portuali di Ravenna hanno negato lo sbarco alla nave Sumatra, già respinta dal porto Anabba in Algeria, perché trasportava grano canadese giudicato non conforme agli standard di sicurezza.
Ne dà notizia il senatore Saverio De Bonis che nei giorni scorsi aveva denunciato la vicenda: “Avevamo ragione! La nave Sumatra, attraccata al porto di Ravenna ormai da diverse settimane con un carico di 337mila quintali di grano duro canadese, ha ricevuto un provvedimento di non ammissione allo sbarco da parte delle autorità sanitarie italiane. La nave era già stata respinta dalle autorità algerine perché la merce non era conforme agli standard concordati con il fornitore. Entro domani, quindi, la nave dovrà liberare la banchina 31 del porto, benché ci fosse già un importatore italiano pronto a ricevere il suo carico. Dopo aver presentato un’interrogazione ad hoc al ministro delle Politiche agricole Patuanelli in Aula, mi sono recato personalmente con le autorità portuali e sanitarie – che ringrazio per la disponibilità manifestata – per verificare lo stato dell’arte della nave e raccogliere tutte le informazioni utili circa il suo carico. Da una ispezione visiva il carico in apparenza era normale; ciononostante le autorità hanno ritenuto di dover respingere la nave”.
La nave dei misteri: dal Canada all’Algeria fino a Ravenna
La bulk carrier, la “Sumatra“, IMO 9753260, battente bandiera portoghese, il 5 marzo 2021 ha caricato in Canada grano duro, destinato originariamente all’Algeria. Dopo circa 45 giorni di navigazione era arrivata presso il porto algerino di Annaba e lì si era fermata sino al 24 maggio in attesa di controlli e verifiche sulla qualità del carico. Una volta appurato lo stato di grave alterazione del grano, per motivi sanitari è stata respinta e fermata, probabilmente alla ricerca di una nuova destinazione dove scaricare il carico deteriorato.
Dopo un mese circa, ha ripreso il mare il 30 giugno e dopo un breve rifornimento presso il sito di Sarroch in Sardegna, si è diretta attraverso l’agente Spedra-Ravenna con il suo carico presso il porto di Ravenna, con arrivo previsto per giorno 7 luglio 2021, alle ore 14.
Secondo una dichiarazione dell’ufficio di presidenza del porto di Annaba, riportata dal senatore De Bonis nell’interrogazione presentata il 7 luglio scorso in Senato, il volume della spedizione è di 33.000 tonnellate, originaria del Canada: “La spedizione è stata respinta, in quanto non conforme agli standard concordati con il fornitore ‘Richardson‘ (gruppo leader in Canada per produzione e vendita di cereali, ndr). L’ufficio ha anche effettuato le procedure di sequestro sulla nave che lo trasportava. Secondo la stessa dichiarazione, gli agenti di controllo dell’ufficio, l’Ispettorato del commercio e l’Istituto nazionale per la protezione delle piante hanno notato che il carico non era conforme agli standard concordati. Dunque – lanciava l’allarme il 7 luglio De Bonis nell’interrogazione “presso un porto italiano sta arrivando una nave fortemente sospettata di trasportare un carico di grano deteriorato“.
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Le domande che restano aperte
A chi era destinato il carico in Algeria? Per quale scopo, alimentare o zootecnico? E poi una volta respinta a chi doveva essere consegnato il grano in Italia? E infine: che tipo di problemi sanitari sono stati riscontrati?
Un’agenzia Reuters del 16 giugno può forse aggiungere qualche particolare. Il 16 giugno 2021 – scrive l’agenzia internazionale – le navi respinte dalle autorità algerine sarebbero due; una contenente 27.000 tonnellate di frumento tenero francese, respinta perché conteneva due animali morti, l’altra contenente 33.000 tonnellate di frumento canadese, respinta perché non soddisfaceva “gli standard concordati“. Quest’ultima è quella che si sospetta essere la “Sumatra” anche se ancora sulla vicenda è difficile diradare le fitte nebbie. Tanti dubbi restano su questa vicenda in attesa che la risposta del ministero Patuanelli possa contribuire a far chiarezza.