Il prossimo numero del mensile che andrà in edicola alla fine di luglio sarà dedicato al biossido di titanio. Di recente l’Efsa ha concluso la ri-valutazione dell’additivo considerandolo non sicuro come additivo alimentare. La presa di posizione dell’Agenzia ha aperto la strada ad una (probabile) messa al bando del colorante ma nel frattempo è ancora utilizzato come eccipiente nei farmaci e negli integratori, come sbiancante nei dentifrici e come colorante (bianco) in alcuni alimenti, soprattutto dolciumi.
Volete diventare dei tester del Salvagente?
Nel numero che stiamo preparando, stiamo raccogliendo una lunga lista di prodotti che ancora contengono l’E171 (questa la sigla del biossido di titanio) ma chiediamo anche il vostro aiuto: segnalateci i prodotti che avete in casa che riportano tra gli ingredienti il biossido di titanio. Guardate, ad esempio, nel vostro cassetto dei medicinali e cercate questo additivo, ma segnalateci anche gli alimenti in cui eventualmente lo trovate. Basta una mail a [email protected] (se volete anche con la foto del prodotto). L’elenco, che speriamo più completo possibile, sarà condiviso on line e sui nostri canali social: prima che venga messo al bando abbiamo una sola chance per evitarlo, ovvero non usare i prodotti che lo contengono.
Come riconosciamo il biossido di titanio
Tra gli ingredienti alimentari, il biossido di titanio è quasi sempre indicato con la sigla E171. Nei farmaci appare in etichetta con la scritta “biossido di titanio” oppure “titanium dioxyde”. In cosmesi è molto usata la sigla CI77891.