Dopo anni d’attesa, è stata approvata oggi in via definitiva dal Senato la Legge italiana sull’agricoltura biologica. il Disegno di legge 988 “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico” ora dovrà sottoposto all’ultimo passaggio definitivo presso la Camera dei Deputati.
Cosa dice il testo
FederBio esprime grande soddisfazione: “La legge sul biologico è uno strumento normativo fondamentale per supportare la transizione agroecologica e permettere di allineare l’Italia agli obiettivi ambiziosi del Green Deal europeo e delle strategie Farm to Fork e Biodiversità 2030, che puntano a triplicare la superficie coltivata a biologico e a ridurre del 50% l’uso di pesticidi e antibiotici e del 20% quello dei fertilizzanti entro il 2030”.
Tra gli elementi che la legge n. 988 introduce, la possibilità di registrare il marchio biologico “Made in Italy”, di istituire distretti biologici che consentano di sviluppare l’agricoltura e l’economia dei territori rurali e di adottare un Piano nazionale per sostenere lo sviluppo del biologico italiano come metodo avanzato dell’approccio agroecologico. Il Governo sarà inoltre delegato alla la revisione e razionalizzazione della normativa sui controlli, per rafforzare il sistema delle verifiche all’insegna di una maggiore trasparenza grazie anche all’impiego di piattaforme digitali e alla semplificazione delle norme.
FederBio: “Adesso l’approvazione definitiva”
“Siamo particolarmente soddisfatti per l’approvazione in Senato della legge sull’agricoltura biologica, che stavamo aspettando da oltre 15 anni”, dichiara Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio, “Adesso occorre che la Camera approvi in via definitiva il provvedimento in tempi rapidi, per riuscire così a cogliere tutte le opportunità di questa fase di cambiamento strategico per i sistemi agricoli e alimentari nel nostro Paese e in tutta Europa”.
De Bonis: “Bloccato il tentativo di Cattaneo di estromettere il biodinamico”
Soddisfatto anche Saverio De Bonis (Maie), membro della IX Commissione Agricoltura del Senato, secondo cui l’approvazione “è certamente una grande soddisfazione per chi, come me, si batte per una agricoltura di qualità, che garantisca ai cittadini una alimentazione sana, priva di contaminanti e pesticidi. È l’indicazione che ci arriva anche dall’Europa”. De Bonis aggiunge: “Non può esserci nessuna rivoluzione verde se non si parte dall’agricoltura. Sono soddisfatto anche che sia stato bloccato il tentativo della senatrice Cattaneo di estromettere l’agricoltura biodinamica dalla legge. Ricordo soltanto che la senatrice fu quella che bocciò la mia mozione contro il glifosato, approvata da tutta l’Aula, evidentemente favorevole all’uso di una chimica che non rispetta l’ambiente e i cicli naturali. Sono però rammaricato che l’Aula non abbia voluto approvare i miei emendamenti per allargare la partecipazione democratica al biologico. A quanto pare le lobby delle grosse organizzazioni agricole hanno ancora questo forte potere”.
“Un processo più democratico è possibile”
“Così come congegnato – afferma il senatore – questo provvedimento affiderà nelle mani di un solo soggetto la gestione vera e propria dell’intero comparto biologico. È per questo che ho presentato due emendamenti utili a rendere più democratico il provvedimento. Data l’importanza che assumerà il comparto biologico nei prossimi anni e l’imponente massa di finanziamenti che saranno destinati a questo settore, andrebbe garantita la più vasta partecipazione possibile di operatori del settore. Non è pensabile che la platea da coinvolgere nel Tavolo Tecnico presso il Ministero debba essere ridotta rispetto a quella prevista attualmente nel tavolo compartecipato”. Un restringimento delle maglie che secondo De Bonis favorirebbe come unico soggetto legittimato a sedere al tavolo, Coldiretti.
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