“Una parte della filiera olearia sta minando la fiducia dei consumatori nei confronti del re della dieta mediterranea: l’olio extravergine d’oliva. Questo, ancor più delle presunte truffe, è il più grave danno verso olivicoltori, frantoiani e industriali onesti”. L’Aifo, l’Associazione nazionale dei frantoiani italiani, dopo la nostra inchiesta giornalistica che ha bocciato la metà degli oli comunitari in commercio nella Grande distribuzione chiede maggiori controlli e auspica l’intervento della magistratura.
“I frantoiani, orgoglio di quell’artigianalità che ha fatto grande l’Italia, ogni anno estraggono l’olio dalle olive e sanno quanto è prezioso questo alimento – afferma Piero Gonnelli, presidente Aifo – ci ferisce vedere che l’olio viene trattato alla stregua di una merce qualsiasi, una commodity che può essere banalizzata e calpestata. Chi vuole far soldi con le truffe tradisce la fiducia verso i consumatori ma disprezza anche la lunga storia dell’olivo e dell’olio italiani. Ci auguriamo che, a seguito dell’inchiesta giornalistica si muovano le autorità di controllo, perchè non debbano più essere i giornali a svelare le storture del settore”.
I frantoiani italiani invitano però i consumatori a non allontanarsi dall’extravergine d’oliva, preferendo a scaffale l’olio italiano, magari certificato Dop e Igp. “Occorre certamente un’operazione verità all’interno del comparto e i consumatori sono i nostri migliori alleati – conclude Elia Pellegrino, vicepresidente Aifo – sono sempre i benvenuti negli oltre 4.000 frantoi sparsi in Italia. Qui è possibile degustare il meglio della produzione nazionale, regionale e locale, scoprirne le caratteristiche e tutelare la biodiversità , vero patrimonio dell’olivicoltura nazionale. Ogni extravergine ha i suoi profumi e i suoi gusti, nonché il suo utilizzo in cucina. Il frantoio non è solo un insieme di macchine più o meno performanti a seconda della vetustà ; vi è il Mastro di frantoio che con la sua abilità e maestria permette ancor oggi dopo diverse generazioni di essere il custode di una cultura olivicola profonda e radicata in ogni parte della nostra Bell’Italia”.
Aifo, infine, esprime la propria solidarietà all’intera redazione de Il Salvagente per gli attacchi subiti, così come a tutti i giornalisti che, esercitando il loro dovere di cronaca, minacciati o diffamati da chi difende unicamente interessi di parte.