ho un problema con Vodafone. Il 29 dicembre scorso tramite il web ho stipulato un contratto Internet Casa a 29,90 euro. Dopo un paio di giorni mi arriva il contratto da firmare: noto alcune cose che non mi convincono e decido di avvalermi del diritto di recesso quindi invio una Pec a Vodafone per disdire. Pensavo che tutto fosse finito. Ora mi accorgo che dal mio conto hanno prelevato 114,33 euro. Mi chiedo: possono farlo visto che non ho firmato nessun documento?
Giacomo Campo
La situazione nella quale si è ritrovato il nostro lettore è purtroppo diffusa. Come ci si può tutelare? Ecco il parere di ValentinaMasciari responsabile Utenze di KonsumerItalia:
Le regole in tema di recesso  da un contrattoconclusoadistanza, come quello del signor Campo sono previste dal Codice del Consumo, che infatti stabilisce (articolo 52 e seguenti) che per le proposte contrattuali a distanza, o negoziate fuori dai locali commerciali, il consumatore ha diritto di recedere, senza dover fornire alcuna motivazione e senza alcuna penalità , entro il termine di 14 giorni lavorativi.
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Tale diritto, regolato dal Codice del Consumo, è rivolto esclusivamente al consumatore, al  quale viene garantita una tutela completa in quanto considerato la parte debole del contratto. Il diritto di recesso si esercita con l’invio, entro il termine suddetto, di una comunicazione scritta, per maggiore sicurezza tracciabile e, nel caso di specie, avendo il signor Campo inviato una Pec, ha seguito la procedura corretta.
Il fornitore, deve anche comunicare al consumatore, la possibilità di esercitare tale diritto di ripensamento e le modalità con cui esercitarlo. Se poi il fornitore omettesse di indicare termini e modalità del recesso, il consumatore potrà esercitare comunque questo diritto ma, il termine passa da 14 giorni dalla conclusione del contratto, a 12 mesi dopo la fine del periodo di recesso iniziale.
L’addebito va, ad ogni modo, considerato come non corretto e quindi va formalmente contestato.
Se il signor Campo non ottiene risposta soddisfacente entro 30 giorni dall’invio della sua contestazione, allora dovrà avviare un tentativo di conciliazione per vedersi restituire il mal tolto.