Grazie ad un’interrogazione parlamentare della Lega, il caso delle mascherine Fca distribuite nelle scuole è entrato in Parlamento: Roberto Turri, infatti, in un’interrogazione rivolta al ministro Bianchi ha chiesto a quest’ultimo di avviare un monitoraggio su scala nazionale per verificare il reale impiego delle mascherine distribuite nelle scuole e quali iniziative il Governo intenda adottare qualora l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale dovesse risultare non appropriato per le finalità cui era destinata la commessa.
Prima la procura di Savona, poi la trasmissione tv Striscia la Notizia e infine l’Unione Sindacale di Base hanno posto l’attenzione sull’efficacia delle mascherine prodotte da Fca e distribuite nelle scuole. Intervistato dal Salvagente, il laboratorio che ha tesato le mascherine prodotte dall’azienda di John Elkann ha rilevato una non conformità di quelle prodotte nello stabilimento di Mirafiori.
“Le mascherine – spiega Turri nel testo dell’interrogazione – che la popolazione scolastica ha ricevuto e continua a ricevere si sono rivelate sempre o troppo piccole oppure troppo grandi, in molti casi prive del nasello metallico, dotate non di elastici da passare dietro le orecchie, bensì di lunghe fasce da tenere dietro la testa con il risultato che in più di otto casi su dieci non vengono utilizzate: spesso vengono buttate, oppure accantonate perché scomode”.
L’esponente della Lega chiede a Bianchi se intenda avviare un monitoraggio su scala nazionale per verificare il reale impiego delle mascherine distribuite nelle scuole e quali iniziative il Governo intenda adottare qualora l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale dovesse risultare non appropriato per le finalità cui era destinata la commessa.