Irlanda, il 70% del miele contaminato da neonicotinoidi

NEONICOTINOIDI MIELE UNGHERESE

I ricercatori della Trinity e della Dublin City University hanno trovato tracce di neonicotinoidi nel 70% dei campioni di miele che hanno analizzato. I neonicotinoidi sono il gruppo di insetticidi più utilizzato a livello globale: a differenza dei pesticidi da contatto, che rimangono sulla superficie delle parti delle piante trattate (ad esempio foglie), i pesticidi sistemici (famiglia a cui appartengono i neonicotinoidi) vengono assorbiti dalla pianta e trasportati attraverso le sue foglie, fiori, radici e steli, nonché incorporati nel polline e nel nettare. Nell’Unione europea, il loro uso è ora limitato a causa delle preoccupazioni sui rischi per le api e altri organismi non bersaglio ma i governi ricorrono spesso (e talvolta senza le ragioni di urgenza necessarie) all’autorizzazione in deroga.

Dei 30 campioni di miele testati, il 70% conteneva almeno un composto neonicotinoide Quasi la metà (48%) dei campioni conteneva almeno due neonicotinoidi L’esposizione ai pesticidi non si verifica solo negli ambienti agricoli. Questa ricerca ha, per la prima volta, identificato la presenza di clothianidin, imidacloprid e tiacloprid nel miele irlandese.

Se è vero che i residui evidenziati dalle analisi sono inferiori ai limiti ammissibili per il consumo umano, è anche vero che la concentrazione media di un composto (imidacloprid) è risultato superiore alle concentrazioni che, in altri studi, hanno dimostrato di indurre effetti negativi su miele e bombi. “Dato che questi composti hanno dimostrato di avere effetti negativi su api mellifere, api selvatiche e altri organismi, la loro individuazione nel miele è fonte di preoccupazione e le potenziali vie di contaminazione dovrebbero essere esplorate ulteriormente” ha commentato Saorla Kavanagh, autrice principale dello studio, che attualmente lavora presso il National Biodiversity Data Center”.