BNP Paribas accusata di essere complice di crimini contro l’umanità in Sudan

BNP Paribas è finita nel mirino di un’indagine in Francia per crimini contro l’umanità, genocidio e atti di tortura e barbarie in Sudan.

La prima banca europea, già presa di mira da un’indagine per complicità in crimini contro l’umanità durante il genocidio in Ruanda, è accusata da due Ong e nove attivisti sudanesi di non aver rispettato l’embargo contro il regime di Omar El-Bashir, destituito nel 2019.

Questa inchiesta, anticipata da Franceinfo, è stata aperta un anno dopo la presentazione di una denuncia da parte della Federazione internazionale dei diritti umani (FIDH), della Lega per i diritti umani (LDH) e di nove attivisti sudanesi, che accusano in particolare BNP Paribas di essere colpevole di “complicità in crimini contro l’umanità, genocidio e atti di tortura”, nonché di “riciclaggio” e “occultamento” di questi crimini commessi tra il 2002 e il 2008, in particolare in Darfur. Questa regione è stata devastata dal 2003 da una guerra civile, che secondo le Nazioni Unite ha provocato più di 300.000 morti.

Il 26 settembre 2019, questa denuncia dei nove attivisti sudanesi è stata presentata al magistrato inquirente senior del “Tribunal de grande instance” di Parigi. Gli avvocati della FIDH hanno raccolto testimonianze di queste vittime di torture, crimini contro l’umanità e genocidio perpetrati in Sudan dall’inizio degli anni 2000.

Gli attivisti hanno accusano BNP Paribas di aver continuato, tra il 2002 e il 2008, a fornire servizi bancari al governo sudanese, nonostante le sanzioni emesse dalle Nazioni Unite, dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea per gravi crimini di guerra e contro l’umanità, in particolare in Darfur.

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Per aver violato l’embargo che limita le transazioni finanziarie con Sudan, Iran e Cuba, la banca francese era stata già condannata da un tribunale statunitense nel 2014 e aveva ammesso di aver svolto il ruolo di prima banca estera del governo sudanese tra il 2002 e il 2008 e di aver gestito transazioni per miliardi di dollari a beneficio di entità sudanesi. A seguito di un accordo con le autorità, BNP Paribas era stata multata per oltre 8,8 miliardi di dollari. Una decisione inedita per una banca straniera giudicata oltre l’Atlantico.