Secondo il Garante europeo della privacy, all’interno degli uffici la rilevazione della temperatura dei dipendenti, fornitori e visitatori, per prevenire la diffusione del Covid-19, se effettuata con su sistemi automatizzati, come i termoscanner, va associata a una persona addetta al controllo. La ragione è fornire le giuste informazioni e garanzie alle persone a cui viene misurata la temperatura rispetto all’uso dei propri dati personali. Queste indicazioni sono contenute nelle linee guida dedicate alla rilevazione della temperatura corporea durante il Covid-19 pubblicate dal Garante.
I consigli del garante e il protocollo italiano
Secondo il protocollo apposito emesso dal governo italiano, la rilevazione della temperatura corporea può avvenire in modo manuale, con una persona formata che non registra il dato, o attraverso una rilevazione automatizzata. In questo secondo caso, l’Autorità scrive: “conformemente all’articolo 24 del Gdpr, i controlli della temperatura su base obbligatoria non dovrebbero essere basati esclusivamente sul trattamento automatizzato. È pertanto opportuno prevedere un coinvolgimento umano significativo nelle fasi di controllo della temperatura”, Inoltre, “è necessario implementare ulteriori garanzie di protezione dei dati”, per ridurre al minimo la quantità raccolta.