Dagli Stati Uniti alla Germania non cambia né il business né le proteste contro la Coca-cola. A finire al centro delle reazioni indignate dei cittadini, al di qua come al di là dell’oceano, gli affari della multinazionale che acquista, imbottiglia e rivende acqua pubblica, con fatturati milionari.
Dopo l’inchiesta di Consumer Reports (riportata dal Salvagente) su quanto accade a Detroit e sullo scandalo delle bollette non pagate alla municipalità del paese statunitense (con la benevolenza delle autorità ) ora la protesta si è accesa a Lüneburg, città di circa 73mila abitanti della Bassa Sassonia, dove la controllata della Coca-cola, la Apollinaris ha già attinto l’acqua potabile da due pozzi. Ora si sta per aggiungere un terzo pozzo. Coca-Cola vuole aumentare la quantità di acqua che fornisce dagli attuali 350 milioni di litri all’anno fino a 700 milioni di litri.
Il cantiere per la costruzione del pozzo è già stato tracciato, racconta il mensile ecologista tedesco Okotest. Coca-Cola vuole iniziare il suo primo tentativo di pompaggio in poche settimane. La Lower Water Authority del distretto di Lüneburg ha concesso all’azienda il permesso di pompare 118 milioni di litri d’acqua ma questo non ha evitato le critiche di molti cittadini.
Il sindaco del comune ha presentato opposizione al tentativo di pompaggio. Inoltre, è stata fondata l’iniziativa dei cittadini “La nostra acqua”. I suoi membri temono che la Coca-Cola stia minacciando l’approvvigionamento di acque sotterranee per la popolazione e l’agricoltura con il nuovo pozzo, soprattutto dopo le ultime due stagioni, caratterizzate da forte siccità . Le manifestazioni sono annunciate per la fine di agosto.
Dopo l’inchiesta di Consumer Reports (riportata dal Salvagente) su quanto accade a Detroit e sullo scandalo delle bollette non pagate alla municipalità del paese statunitense (con la benevolenza delle autorità ) ora la protesta si è accesa a Lüneburg, città di circa 73mila abitanti della Bassa Sassonia, dove la controllata della Coca-cola, la Apollinaris ha già attinto l’acqua potabile da due pozzi. Ora si sta per aggiungere un terzo pozzo. Coca-Cola vuole aumentare la quantità di acqua che fornisce dagli attuali 350 milioni di litri all’anno fino a 700 milioni di litri.
Il cantiere per la costruzione del pozzo è già stato tracciato, racconta il mensile ecologista tedesco Okotest. Coca-Cola vuole iniziare il suo primo tentativo di pompaggio in poche settimane. La Lower Water Authority del distretto di Lüneburg ha concesso all’azienda il permesso di pompare 118 milioni di litri d’acqua ma questo non ha evitato le critiche di molti cittadini.
Il sindaco del comune ha presentato opposizione al tentativo di pompaggio. Inoltre, è stata fondata l’iniziativa dei cittadini “La nostra acqua”. I suoi membri temono che la Coca-Cola stia minacciando l’approvvigionamento di acque sotterranee per la popolazione e l’agricoltura con il nuovo pozzo, soprattutto dopo le ultime due stagioni, caratterizzate da forte siccità . Le manifestazioni sono annunciate per la fine di agosto.
In Italia, Coca Cola Hbc Italia era entrata nel mercato del acque minerali già nel 2006 acquisendo Fonti del Vulture e lo scorso anno ha comprato anche la Lurisia.
Il Salvagente ha dedicato il suo numero di agosto a un test su 25 acque minerali, cercando pesticidi, nitrati, metalli pesanti e minerali. E raccontando gli affari d’oro delle aziende che operano in Italia. Se vuoi leggere l’inchiesta clicca qui