In questo periodo di quarantena collettiva, sono esplose le videochiamate come metodo di comunicazione con amici, parenti e colleghi. Anche in questo caso, i malintenzionati nel web ne stanno approfittando per cercare di estrarre i dati personali degli utenti inconsapevoli. La polizia postale avverte: “Nel corso delle attività di monitoraggio e di alcune segnalazioni, abbiamo riscontrato la presenza di numerosi siti internet contenenti la parola “Zoom”. Trattasi di siti che simulano falsamente la nota piattaforma di videoconferenza, in questo periodo particolarmente utilizzata per comunicazioni private, per scopi lavorativi come pure per la didattica a distanza”.
Come evitare rischi
I falsi siti Zoom sono in realtà appositamente creati da abili truffatori per rubare, attraverso phishing, i dati personali ed i risparmi di ignari utenti i quali, convinti di acquistare un abbonamento da Zoom, inseriscono nei siti-truffa i propri dati personali.
La polizia postale raccomanda di “non cliccare mai sui link che vengono proposti ma di digitarli sempre dalla barra delle Url del sito ufficiale della società titolare del marchio e di verificare sempre con la massima attenzione l’autenticità dei siti internet o delle app nelle quali inseriamo i nostri dati personali, o che istalliamo nei nostri dispositivi”.