Bonus nido, al via le domande (anche in versione precompilata)

L’Inps ha emanato nei giorni scorsi la circolare che contiene le istruzioni per l’erogazione del bonus nido per l’anno 2020: da questo momento, quindi, i genitori possono inviare la domanda on line oppure avvalendosi della consulenza di un patronato. Rispetto agli anni passati, l’importo massimo riconosciuto alle famiglie è più alto ed è pari a 3mila euro da riparametrare in base ai mesi di frequenza, sarà calcolata in considerazione del valore del modello ISEE del nucleo familiare. Nello specifico si prevedono tre scaglioni d reddito:

  • ISEE fino a 25.000 euro: importo massimo fino a 3.000 euro;
  • ISEE da 25.001 a 40.000 euro: importo massimo fino a 2.500 euro;
  • ISEE superiore a 40.000 euro o non presentato: importo massimo fino a 1.500 euro.

L’importo effettivo del bonus asilo nido 2020 non sarà soltanto condizionato dal valore dell’ISEE minorenni, ma anche dai mesi di effettiva frequenza.

Accanto ai nuovi importi e ai tre diversi scaglioni debutta la domanda precompilata, disponibile online sul sito dell’INPS per chi ha già avuto accesso al contributo lo scorso anno. La domanda 2020 potrà essere pertanto inoltrata confermando o modificando i dati precaricati in procedura, avendo cura di specificare le mensilità per le quali si intende richiedere il bonus asilo nido 2020 e allegando la documentazione richiesta.

Restano inverce invariate le modalità canoniche di invio delle domande: si può richiedere il bonus nido online, tramite patronati o chiamando il Contact Center INPS.

Per richiedere il bonus per il pagamento delle rette del nido, all’interno della domanda bisognerà indicare i mesi relativi ai periodi di frequenza scolastica compresi tra gennaio e dicembre 2020 per le quali intende ottenere il beneficio.

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All’atto della presentazione della domanda deve essere allegata la documentazione comprovante il pagamento di almeno una retta mensile, ovvero – per i nidi pubblici – i documenti di iscrizione o inserimento in graduatoria del bambino.

Resta l’obbligo di presentazione della documentazione di spesa per ogni mese di frequenza, mediante l’invio della ricevuta, fattura o altra prova del pagamento avvenuto.