Coronavirus, la Toscana apre un ambulatorio per la pronta diagnosi dei casi sospetti

“Un ambulatorio dedicato, per la pronta diagnosi dei casi sospetti di Covid-19, per tutti i cittadini, prevalentemente cinesi, di ritorno dalle aree a rischio, con sintomatologia respiratoria acuta”. Ad annunciarlo è la Regione Toscana, che ha firmato un protocollo di collaborazione con il console della Repubblica popolare cinese Wang Wengang. L’ambulatorio sarà in funzione entro pochi giorni all’Osmannoro, un’area del Comune di Sesti Fiorentino.

L’accordo con la Cina

La struttura, già attiva come centro medico e diagnostico, viene messa a disposizione gratuitamente dal Consolato cinese, e provvederà anche alla diffusione tra i cittadini cinesi delle informazioni sulle funzioni e sulle modalità di percorso, mentre il personale sanitario e di mediazione linguistica necessario all’attività sarà messo a disposizione dalla Asl Toscana centro. All’interno del poliambulatorio sono stati identificati spazi con accesso autonomo, in maniera da non creare promiscuità, con appunamento preordinato tramite centralino in lingua.

Come funzionerà l’ambulatorio

L’ambulatorio sarà dedicato alla valutazione di casi di persone provenienti dalle aree a rischio, nelle quali è comparsa una prima sintomatologia (febbre, tosse, mal di gola). L’accesso e le prestazioni saranno gratuiti, la struttura sarà attiva dal lunedì al venerdì, per un periodo di circa due mesi. Alla prima manifestazione dei sintomi, le persone potranno accedervi tramite programmazione telefonica al Cup. Una volta presentatesi, le persone saranno inserite in un percorso esclusivo e protetto,  per la conferma della sintomatologia e il prelievo del campione respiratorio (tampone faringeo ) su cui effettuare il test diagnostico di laboratorio già previsto presso le Aou toscane. Ciò consente di acquisire e gestire i risultati in tempi brevi. In caso di positività, si procederà alla loro presa in carico per i percorsi assistenziali già strutturati.

In tanti rientreranno dal capodanno cinese

Il comunicato della Regione Toscana sottolinea: “Il virus ad oggi non circola in Italia, dove al momento sono stati registrati solo 3 casi, tutti importati. Sono tuttavia ancora in corso i rientri dei cinesi andati a festeggiare il Capodanno (fine gennaio–inizio febbraio) in Cina, alcuni dei quali sono rimasti bloccati a seguito delle misure cautelative adottate dalle autorità cinesi. Il console cinese ha parlato di 2.500 persone: 2.000 su Prato, 500 su Firenze”. E per questo è importante che il rientro sia attentamente monitorato. Non si può escludere la possibilità che tra i rientrati, o rientrandi, ci siano positivi.

Gli aggiornamenti

Intanto, le cifre del contagio continuano a correre: i morti salgono a 1765 e i contagiati sono oltre 70mila. Il ragazzo italiano trattenuto in Cina, Niccolò, è rientrato con un volo di stato, mentre tra i passeggeri trattenuti sulla nave Diamond, ormeggiata in un porto giapponese, ci potrebbe essere anche un italiano contagiato, che secondo le prime informazioni ufficiali sembra viva in Usa. Una buona notizia arriva per la nostra ricerca: un consorzio pubblico-privato a trazione italiana partecipa al bando europeo Horizon 2020 per contrastare l’emergenza del coronavirus. Il consorzio italiano, guidato da Dompé farmaceutici, aggrega 18 istituzioni e centri di ricerca in 7 Paesi europei.

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