Car-T, sperimentazioni in Italia danno speranza anche contro il mieloma multiplo

GLIFOSATO RAMAZZINI

La Car-t, la nuova terapia, da poco approvata anche in Italia, che si basa sulla modificazione delle cellule del sistema immunitario del malato di cancro, dà nuove speranze anche per chi è affetto da mieloma multiplo: in un primo studio clinico la terapia ha dimostrato di raggiungere una risposta terapeutica nel 100% dei casi, con una risposta molto buona o migliore nell’86% dei pazienti e parziale nel 14%.

L’esperimento

A riportarlo è l’Ansa, secondo cui lo studio, che ha coinvolto 29 pazienti con mieloma multiplo, un tumore del sangue con esordio nel midollo osseo, che non ha risposto alle cure o si è ripresentato per valutare l’efficacia, ha trovato una risposta incoraggiante durante la terapia Car-t. I risultati preliminari dello studio sono stati presentati al Congresso Annuale dell’American Society of Hematology da Janssen, azienda farmaceutica di Johnson & Johnson. La terapia con Car-t ha consentito a 27 pazienti su 29 di essere liberi da progressione di malattia al monitoraggio a sei mesi.

Risultati incoraggianti

Paolo Corradini, direttore della struttura di ematologia Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Università degli Studi di Milano e Presidente SIE, ha commentato all’Ansa: “Sebbene si tratti di una casistica limitata (29 pazienti della fase I) – ha aggiunto – i risultati in termini di risposte globali e risposte complete (69%) sono davvero molto alti e fanno sperare che questo tipo di risposta possa essere duraturo cambiando il trattamento nel mieloma multiplo ricaduto. L’attività di queste cellule CAR T è stata testata in una popolazione di mielomi molto sfavorevole perché avevano già fallito tutte le opzioni terapeutiche importanti”