“La salute dei consumatori dell’UE dovrebbe essere sempre tutelata e messa al primo posto.La nuova Commissione europea e gli esperti nazionali hanno una grande opportunità per farlo, sostenendo la sospensione francese dell’additivo alimentare E171, inutile e potenzialmente dannoso, ed estendendo il divieto a tutta l’UE”. Per questo motivo l’organizzazione Safe – Safe Food Advocacy Europe – ha lanciato una petizione per chiedere all’esecutivo europeo di mettere al bando il biossido di titanio su cui pesa il sospetto di essere un potenziale cancerogeno.
Se l’Efsa insiste nel sostenere che si tratta di un additivo che non comporta rischi per la salute, il governo francese – sulla base delle conclusioni dell’Anses – ha messo al bando il biossido di titanio a partire dal prossimo anno. Intanto anche le aziende stanno lavorando per eliminare l’additivo dalle proprie produzioni dal momento che il suo utilizzo trova ragione solo da un punto di vista estetico ma non apporta vantaggi nutrizionali e funzionali.
E’ proprio questo il motivo per cui Safe – e altre organizzazioni – chiedono la messa al bado dell’additivo. Ad oggi la questione è ancor aperta: il voto europeo viene continuamente rimandato perché – manco a dirlo – in ballo ci sono forti interessi economici e la lobby che difende il biossido di titanio, la Tdma (la Titanium Dioxide Manufacturers Association) sta facendo di tutto per non giungere al divieto di uso. E intanto il biossido di titanio continua ad essere utilizzato in molti prodotti, dagli alimenti ai cosmetici, talvolta anche in nanoparticelle (che per la loro dimensione nanometrica amplificano i rischi per la salute) senza dichiaralo in etichetta come ha dimostrato il nostro test di laboratorio svolto su 12 prodotti.Â
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