In Gran Bretagna è allerta: sequestrati antibiotici illegali dalla Cina per i polli

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Un’ingente partita di amoxicillina, un antibiotico illegale, proveniente dalla Cina e destinata probabilmete agli allevamenti di pollame è stata bloccata in un aeroporto della contea di Tyrone nell’Irlanda del Nord. Subito sono scattate le indagini della Fsa, la Food standard agency, l’Authority per la sicurezza alimentare del Regno Unito, su una grande azienda avicola. Lo ha rivelato uno scoop del quotidiano britannico The Guardian che scrive: “Una nostra fonte ci ha riferito che l’allevamento di pollame in questione era un grande fornitore di Moy Park, un’azienda di macellazione e lavorazione avicola” la più grande fabbrica in Irlanda del Nord e tra le principali in Gran Bretagna. Moy Park, fornitore della maggior parte dei rivenditori inglesi, ha confermato che l’allevamento sospetto è un suo fornitore ma che non ha avuto carne alla quale erano stati somministrati farmaci illegali.

L’amoxicillina è approvata per l’uso come medicinale veterinario nel Regno Unito ma, come precisa il quotidiano, dovrebbe essere somministrato solo sotto controllo veterinario e solo ad animali malati. Inotlre ci sono restrizioni alla sua importazione. L’uso di antibiotici di routine come promotore della crescita negli animali da allevamento è illegale nel Regno Unito (come del resto nell’Unione europea) perché può portare allo sviluppo di germi resistenti anche agli antibiotici più potenti utilizzati per la cura umana.

Gli investigatori devono ora stabilire se l’allevamento sospettato ha precedentemente importato medicinali non regolamentati e, in tal caso, come è stato utilizzato nell’azienda agricola e se il pollame contenente residui di antibiotici è entrato nella catena alimentare al dettaglio da molto tempo. Il Regno Unito ha obbligo di notificare alla Commissione europea le allerta che riguardano la sicurezza alimentare sul portale Rassf in modo che possa essere emesso un allarme rapido in tutti i paesi della Ue. Le autorità di sicurezza della Ue hanno dichiarato però venerdi 18 ottobre di non essere ancora a conoscenza dell’incidente.