“È una buona iniziativa quella di fare controlli che comunque sono precauzionali, d’altra parte desta anche un po’ di sorpresa che questo tipo di test non venga fatto a priori, in modo regolare, su tutte le materie prime che vengono utilizzate e sui prodotti finiti”. A dirlo all’Adnkronos Salute è stato il farmacologo e fondatore dell’Istituto Mario Negri Silvio Garattini intervenuto dopo che ieri sera l’Ema, l’Agenzia europea per i farmaci, ha ordinato di controlli a tappeti su tutti i farmaci di sintesi autorizzati in Europa per verificare la presenza di una nitrosammina, la N-nitrosodimetilammina (NDMA) probabile cancerogena per l’uomo.
La presenza di questa impurità cancerogena nei farmaci a base di ranitidina, prodotta probabilmente in fase di lavorazione del principio attivo negli stabilimenti dell’indiana Saraca Laboratories ha causato il ritiro dal commercio di 197 lotti di farmaci contro l’acidità di stomaco, il reflusso gastroesofageo e l’ulcera e lo sconsiglio dell’Aifa su altri 516 lotti.
Nel 2018 la presenza di NDNA nei farmaci anti-iperintensivi a base di sartani ha provocato un maxi ritiro, mentre nel giugno scorso è toccato a una classe di farmaci per contrastare il diabete a risultare contaminati dalla sostanza cancerogena.
Questa sostanza, ha spiegato all’AdnKronos Garattini “non ha niente a che fare con il farmaco in sé perché sono delle impurità, ma quando si preparano delle materie prime, quando poi i prodotti vengono messi in compresse e fiale, ci dovrebbe essere un controllo per eventuali impurità cancerogene. Meraviglia che non venga fatto a monte e che ci sia il bisogno di farlo ora. Questi dati avrebbero già dovuto essere disponibili precedentemente: bisogna studiare la presenza di impurità nelle produzioni e capire se può capitare che si trovino solo in un lotto, o se invece siano presenti in tutte le preparazioni, oltre a chiarire quale sia la quantità”.
Il Salvagente ha raccolto in una guida che può essere scaricata gratuitamente tutti i lotti dei medicinali coinvolti (ritirati e “sconsigliati”) di facile consultazione pensando di venire incontro alle esigenze dei nostri lettori e dei nostri utenti del web vista la mole di mail e telefonate che sono giunte in redazione per sapere quali farmaci sono stati coinvolti.
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