Mentre in Italia negli ultimi mesi gli spazi per la cannabis legale si sono ristretti, mettendo in difficolta venditori e distributori che avevano scommesso sul settore, nel resto del mondo, sono diversi i paesi in cui la legalizzazione ha portato benefici. Adesso un nuovo studio dà ragione a chi si rifiuta di considerare la marijuana alla stregua di vino o superalcolici in quanto a danni per la salute.
La ricerca pubblicata su Scientific Reports (inserto di Nature) a firma Dirk W. Lachenmeier e Jürgen Rehm, ribadisce che l’alcool è la droga che comporta maggiori rischi di mortalità, più di cocaina, eroina e ecstasy. Nel caso della Marijuana, il rapporto è impressionante: fumare cannabinoidi mette a rischio di morte 114 volte meno che eccedere con l’alcool.
Secondo i curatori dello studio i risultati indicano una “priorità di gestione del rischio nei confronti di alcol e tabacco, piuttosto che di droghe illecite”. “Quando si tratta di marijuana, poiché i rischi relativi all’assunzione sono bassi, si potrebbe pensare a un approccio legale e regolamentato piuttosto che illecito”.