Ma che debbo fare per disdire un contratto Tim?

TISCALI

Caro Salvagente, disdire un contratto con Tim si è rilevato un vero incubo, mi sono trovato realmente difronte ad un muro di gomma. Riassumo brevemente le varie fasi:
Il 10 marzo 2019, seguendo le disposizioni di Tim, ho inviato una PEC nella quale comunicavo la disdetta della linea dati e fonia.
Qualche settimana più tardi ho chiamato il 187, mi è stato detto di attendere almeno un mese. Il 18 aprile visto che il contratto era ancora attivo, ho chiamato ancora il 187 per avere informazioni, ricevendo solo generiche rassicurazioni .
Il 24 maggio e il 21 giugno ho inviato due nuove PEC con sollecito alla chiusura del contratto. Senza risposta.
Il 06 luglio ho aperto una richiesta di Conciliazione web sul portale CORECOM.
Il 26/07/2019 ho scritto un post sulla pagina Facebook di TIM, mi hanno risposto chiedendomi gli estremi del contatto, ma dopo 4 giorni nessun altra informazione.
Vi sembra normale?

Adriano Felicione

Caro Adriano, Valentina Masciari, responsabile utenze dell’associazione Konsumer Italia, leggendo la sua nota ha subito osservato come  questa situazione sia “quasi normale con TIM, purtroppo…”.

Vediamo i suoi consigli.

Sono numerosissimi i casi in cui i clienti inviano, seguendo la regolare procedura, richiesta di cessazione della propria linea telefonica e invece di vedere cessata la stessa, entro i fatidici 30 giorni dal ricevimento della richiesta, il contratto continua a rimanere in essere anche  per molti mesi a seguire.

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Quello che però bisogna tener presente, è che la regola in tal caso stabilisce che il contratto deve essere cessato, come già detto entro 30 giorni dal ricevimento della raccomandata ar o dal ricevimento della pec; partendo da tale assunto, se la linea non viene cessata e il gestore continua ad emettere fatture, il cliente è nel diritto di non pagarle perché non dovute.È  preferibile comunque, sollevare sempre la questione con il gestore, quindi contestare formalmente la mancata cessazione, evidenziando anche che le fatture non verranno pagate perché concretamente illegittime.

Ha fatto bene il Sig. Felicione ad avviare una procedura di conciliazione; trattandosi di mancata cessazione, questa rientra nella procedura semplificata e il Conciliatore ha 30 giorni di tempo dall’avvio della procedura, per chiedere informazioni o comunque definire la questione.

Aggiungo, infine, che in questi casi suggerisco di richiedere anche un indennizzo per quanto successo, perché, in effetti, il fatto di non cessare un contratto che evidentemente l’intestatario non vuole più, potrebbe riportarsi all’ipotesi, come prevede l’Agcom stessa, di un servizio non richiesto dal cliente e quindi avere l’indennizzo stabilito in tali ipotesi, che è pari a € 5,00 per ogni giorno di attivazione non richiesta e quindi, in tal caso, di  permanenza forzosa.