L’insalata e le verdure crude in vendita come pronte all’uso devono essere sempre lavate prima di essere portate in tavola. E’ il suggerimento dell’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi dopo i risultati di un monitoraggio effettuato su alcuni campioni di verdure fresche. Le analisi, condotte dall’Istituto Julius Kühn, hanno evidenziato nel 5% dei 24 campioni portati in laboratorio diversi microrganismi patogeni.
Inoltre, i ricercatori hanno isolato l’Escherichia coli scoprendo il batterio resistente a 14 tra i più comuni antibiotici: tetraciclina, penicilline e cefalosporine. L’Escherichia coli (E. coli) è la specie di batterio più nota del genere Escherichia. Costituisce parte integrante della normale flora intestinale dell’uomo e di altri animali. Nonostante la maggior parte dei ceppi di E. coli siano innocui, ne esistono tuttavia alcuni che mettono a rischio la salute umana causando disturbi di diversa gravità – crampi addominali, vomito, diarrea con sangue. Il rischio – spiegano dal Bfr – è che un batterio innocuo per l’intestino finisca però per trasmettere la sua proprietà di resistenza nell’intestino umano.
Da qui il suggerimento – che sa di obbligo – di lavare sempre la verdura e le insalate prima di mangiarle al fine di minimizzare il rischio di ingerire agenti patogeni o batteri resistenti agli antimicrobici. Nonostante la refrigerazione, infatti, alcuni batteri possono continuare a propagarsi nell’ambiente umido di confezioni di insalata mista pronte all’uso con il risultato di un lieve aumento in alcuni gruppi di popolazione.
Le donne incinte e le persone il cui sistema immunitario è indebolito, dall’età o da una terapia immunosoppressoria, dovrebbero evitare di mangiare insalate preconfezionate e confezionate come misura precauzionale per proteggersi da infezioni di origine alimentar oppure dovrebbero riscaldare sufficientemente questi prodotti (a 70 gradi) prima del consumo.