L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha multato per 1 milione di euro Optima Italia riguardo l’offerta commerciale onnicomprensiva denominata “Optima VitaMia” (adesso rinominata “tutto-in-uno”) per la fornitura di energia, gas, telefonia fissa/mobile e Internet, accertando una pratica commerciale scorretta.
Flat? Non proprio
Secondo l’Autorità la presentazione, da parte di Optima Italia Spa, dell’offerta come “flat” (a tariffa fissa), era ingannevole perché “da un lato, enfatizzava in modo suggestivo la stabilità della spesa mensile e l’invarianza del ‘canone fisso’, mentre dall’altro lato ometteva tout court di indicare le effettive condizioni limitative della proposta”: la presenza di un vincolo di durata minima annuale, la perdita dei consumi risparmiati di valore superiore a quello del Bonus iniziale, l’esistenza di un conguaglio a fine dell’anno contrattuale e le tariffe applicate in tale sede per la fatturazione dei consumi extra-soglia”.
maxi conguagli
Secondo l’Antitrust, inoltre, la società applicava a una molteplicità di consumatori una fatturazione a conguaglio che li esponeva all’esborso, in soluzione unica e a fine anno contrattuale, di importi rilevanti che dipendevano dalla taglia inizialmente fissata (canone mensile), rivelatasi spesso sbagliata, e fatturati sulla base di tariffe personalizzate non facilmente conoscibili nonché in funzione di dati di consumo non sempre effettivi e realmente aggiornati. A ciò si aggiunga la notevole penalizzazione in caso di recesso anticipato da parte del consumatore.