Non è solo Vasco Rossi a essere finito nella truffa dei diamanti “da investimento”, ma migliaia di risparmiatori. La Procura della Repubblica di Milano ha effettuato un sequestro preventivo, per un valore di oltre 700 milioni di euro, nei confronti delle società IDB e DPI, già oggetto dei provvedimenti dell’Autorità Garante della Concorrenza e il Mercato, e degli Istituti Bancari coinvolti nell’attività di vendita dei preziosi: Banco Bpm, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps e Banca Aletti. Le ipotesi di reato ipotizzate dall’inchiesta che coinvolge una settantina di persone, sono la truffa aggravata e l’autoriciclaggio, corruzione tra privati e la responsabilità penale degli Enti. Secondo l’accusa, le due società avrebbero fatto comprare diamanti a investitori e risparmiatori gonfiando il valore dei preziosi, anche grazie a false quotazioni sui giornali, mentre le banche indagate sarebbero state consapevoli del meccanismo.
Assoutenti: azione legale per i consumatori truffati
Assoutenti, che da oltre un anno assiste i risparmiatori coinvolti dalla vicenda, aveva già richiesto un incontro alla Procura di Milano. Oltre ai nomi noti del mondo dello spettacolo, sono infatti migliaia i risparmiatori finiti nella rete del meccanismo di vendita dei diamanti, organizzato dalle società coinvolte nell’inchiesta. Nel frattempo, Assoutenti continua le proprie azioni giudiziali, nelle sedi civili, volte ad ottenere l’integrale rimborso ed il risarcimento dei danni subiti dai consumatori in conseguenza di questa incredibile vicenda. “Invitiamo i risparmiatori – scrive l’associazione dei consumatori – a continuare a rimanere in contatto con i nostri sportelli su tutto il territorio nazionale, al fine di presentare le necessarie istanze, sia per recuperare i diamanti in deposito presso la società IDB, già fallita, sia per conoscere le modalità di azione giudiziale contro gli istituti bancari coinvolti. Per eventuali informazioni, ricordiamo l’indirizzo di posta dedicato [email protected]”.