Dal primo gennaio aumentano le multe. Si tratta di un ritocco all’insù del 2,2%, come previsto dalla norma automatica sull’aggiornamento biennale degli importi, come previsto dall’articolo 195 del Codice della Strada, in linea con “l’intera variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti”.
Alcuni esempi
Secondo le prime stime dell’Associazione sostenitori amici polizia stradale (Asaps), “I divieti di sosta semplici dovrebbero passare da 41 a 42 euro, le violazioni alle Ztl e alle corsie bus da 81 a 83, uso del cellulare alla guida da 161 a 165 euro, l’omessa revisione da 169 a 173 euro, l’eccesso di velocità di non oltre 10 km/h rispetto al limite da 41 a 42 euro, l’eccesso di velocità fra 10 e 40 km/h oltre il limite da 169 a 173 euro, l’eccesso di velocità fra 40 e 60 km/h oltre il limite da 532 a 544 euro, l’eccesso di velocità di 60 km/h oltre il limite da 829 a 847 euro”.
Asaps: “Gli aumenti non servono alla sicurezza stradale”
Commenta Asaps: “Non crediamo che questo ulteriore incremento delle sanzioni serva alla causa della sicurezza stradale. Serve invece un incremento delle pattuglie sulle strade. Ma quello negli anni non ha seguito i dati dell’inflazione e ha visto sempre il segno meno”.