Perdite di acqua “occulte”, come richiedere lo sgravio in bolletta

ACQUA BONUS IDRICO
Caro Salvagente,
l’Aca, l’Azienda comprensoriale acquedottistica, di Pescara mi ha inviato, a me come a tutti gli utenti, una comunicazione unitamente alla bolletta per descrivere il nuovo servizio assicurativo contro le perdite di acqua lungo la rete. È normale che l’utente debba trasmettere la rinunzia al servizio assicurativo anziché l’accettazione? Quanti pensionati leggeranno la comunicazione e rinunceranno al servizio ? Intanto l’Aca incamera i premi. E l’Authority cosa dice?
Cordiali saluti
Vincenzo Silvetti
Caro Vincenzo abbiamo chiesto a Valentina Masciari, responsabile Utenze di Konsumer Italia, di vagliare la comunicazione e di fornirle una risposta. Eccola:

In merito alla segnalazione del lettore e alla comunicazione che ci ha inviato, possiamo dire che sono diverse le società fornitrici di acqua, che prevedono lo sgravio per perdite occulte e di conseguenza sono varie anche le procedure per richiedere lo sgravio stesso. La perdita occulta si definisce tale se deriva da un fatto involontario e deve verificarsi nella parte dell’impianto post contatore dell’acqua, il tubo è in genere interrato o sotto pavimenti o muri e quindi la perdita non si rileva ad occhio nudo, in modo evidente.

La procedura di sgravio può quindi essere diversa a seconda della società fornitrice e deve essere avviata dall’utente interessato ma ha sempre come scopo di evitare di pagare il consumo eccessivo di acqua che il contatore ha rilevato e che è conseguenza di tale tipologia di perdita e, quindi,  corrispondere solo i costi riportabili al consumo medio del cliente, eventualmente maggiorati di una certa percentuale stabilita dalla società fornitrice. Tale maggiorazione viene giustificata per invogliare gli utenti a fare controlli più frequenti almeno del proprio contatore e di conseguenza verificare il funzionamento corretto del proprio impianto idrico.

La procedura concreta prevede quasi sempre, che il diretto interessato, una volta stabilita l’esistenza della perdita, cosa che tendenzialmente si verifica al ricevimento di una fattura con un consumo anomalo, visto che non si rileva da altri fatti palesi, provveda alla riparazione della perdita e quindi avvii l’apposita procedura con la società fornitrice. È necessario rivolgersi a personale qualificato per effettuare la riparazione, personale che deve rilasciare un’apposita relazione dei lavori eseguiti, data di inizio e data fine lavori, e chiaramente la fattura per il lavoro svolto. A ciò vanno aggiunte le foto relative alla scoperta della perdita, agli scavi effettuati e infine le foto della riparazione. Il tutto va inviato alla società fornitrice, insieme un modulo previsto per tale procedura; il modulo si recupera sul sito della società stessa.

Non prevedendo tutte le società questa procedura di depenalizzazione, è bene informarsi preventivamente se il proprio gestore la prevede e cosa fare in tali casi. Infine, una volta usufruito dello sgravio, non si potrà utilizzare nuovamente l’agevolazione nell’arco dello stesso anno e in molti casi, fino a i successivi due o tre anni. Alcuni, poi, prevedono anche una specie di franchigia, cioè non attuano decurtazioni se la perdita occulta non è di entità tale da incidere sulla variazioni dei consumi medi.

Avendo comunque, le società fornitrice una certa libertà nello stabilire la procedura di sgravio o di depenalizzazione, possono prevedere anche, come nel caso concreto, di applicare una polizza assicurativa a copertura dei maggiori costi dovuti a queste perdite occulte. È il caso dell’informativa che mi hai inviato.

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