Extravergine miscelato con oli vegetali più scadenti, falso olio biologico e ancora mancata tracciabilità e violazioni degli obblighi di etichettatura. Sono alcune delle irregolarità emerse dalla prima Campagna di controllo oleario 2018 condotta, su tutto il territorio nazionale dal 15 ottobre al 15 novembre, dai Carabinieri per la Tutela Agroalimentare del colonnello Luigi Cortellessa.
105 aziende controllate, 46 irregolari
Condizionata dalle avversità climatiche e minacciata dai patogeni, la campagna oleria 2018-2019 da più parti è stata indicata come fortemente a rischio per quanto riguarda le contraffazioni. In particolar modo, come raccontiamo nel numero in edicola da venerdi 23 novembre, l’allarme resta alto sulle frodi legate all’origine dell’oro verde. In questa fase difficile per olivocoltura italiana si sono inserite le ispezioni dei Carabinieri a “tutela del comparto, sano e d’eccellenza, e dei consumatori” come ha spiegato stamane in conferenza stampa il comandante Cortellessa.
L’attività ispettiva ha riguardato 105 aziende e 46 sono risultate irregolari per violazioni di natura penale e amministrativa, 2 persone denunciate e ben 28 tonnellate di olio sottoposto a sequestro penale e 18mila a sequestro amministrativo, per un valore di mercato complessivo di oltre 350mila euro.
L’olio allungato nel veronese, il falso bio nel salernitano
Per quanto riguarda le violazioni penali, spiegano i una nota i militari, sono stati sequestrati “presso un’azienda del veronese, 26.000 litri di olio di oliva indicato falsamente extravergine di oliva, per un valore di mercato di 200.000 euro” il titolare è stato denunciato per frode in commercio. In questo caso i militari accertando la falsa tracciabilità del prodotto sono portati a suppporre che si fosse trattato anche di olio “vecchio” ovvero non della campagna oleria attuale.
Nel salernitano invece sono stati bloccati in un frantoio 2.000 litri “di olio extravergine di oliva dichiarato falsamente biologico, per un valore di mercato di 18.000 euro” e il responsabile è stato denunciato per frode in commercio aggravata.
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“Vigiliamo a tutela del consumatore”
“I risultati ci restituiscono un quadro rassicurante e grazie alla nostra attività ispettiva siamo riusciti ad evitare che oltre 28mila litri di olio extravergine irregolare finisse sul mercato” spiega il comandante dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare il colonnello Luigi Cortellessa. Lo stesso comandante ha illustrato l’attività del gruppo nel 2018 in tutto il settore agroalimentare e zootecnico: 1.747 aziende controllate, oltre 782mila kg di alimenti sequestrati, 441 violazione amministrative e 149 reati accertati.
Sulla questione è intervenuto anche Rosario Trefiletti, storico paladino dei consumatori che ha richiamato la necessità “di procedere in direzione opposta dalla depenalizzazione dei reati ma di introdurne di specifici a tutela del consumatore come indicato dalla Commissione Caselli che nella scorsa legislatura ha elaborato una riforma complessiva per aumentare la sicurezza alimentare”.