Il 30% dei celiaci soffre anche di colon irritabile. La causa possibile? Squilibri del microbiota intestinale causati dalla celiachia che però, come dimostra uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Gastroenterology coordinato dal professor Ruggiero Francavilla, pediatra gastroenterologo all’ospedale universitario Giovanni XXIII di Bari conosciuto dai nostri lettori, potrebbero essere fortemente attenuati attraverso una cura a base di probiotici. Insomma nei soggetti affetti da celiachia eliminare il glutine non basterebbe a risolvere il problema dell’intestino irritabile. In questi pazienti l’assenza nel colon di lattobacilli e bifidobatteri può creare scompensi all’intestino e lo studio dimostra come invece si possa intervenire su questo “deficit” per riequilibrare il microbiota e attenuare i dolori intestinali.
Allo studio hanno preso parte 109 pazienti celiaci, a dieta senza glutine da almeno due anni. A una parte di loro è stata somministrato per 6 settimane un trattamento composto da tre bifidobatteri e da due lattobacilli, mentre a un secondo gruppo è stato somministrato un placebo. Successivamente, per un mese e mezzo, uomini e donne arruolati nello studio sono rimasti in osservazione senza assumere alcun prodotto. Al termine del periodo, si è visto che chi aveva assunto il probiotico mostrava un notevole attenuamento nei sintomi rispetto a coloro che avevano preso placebo.
Scrivono i ricercatori italiani, coordinati dal professor Francavilla, nelle conclusioni: “Un trattamento probiotico di 6 settimane è efficace nel migliorare la gravità dei sintomi del colon irritabile, nei pazienti celiaci con una dieta senza glutine ed è associato a una modificazione del microbiota intestinale, caratterizzata da un aumento dei bifidobatteri”.